ARBEIT MACHT FREI

Arbeit macht frei”, questa è l’ironica (ironia involontaria, i nazisti ne erano incapaci) scritta che campeggiava su tutti gli ingressi dei campi di concentramento.



Motto ironicamente vero, infatti significa “il lavoro rende liberi”ed effettivamente milioni di ospiti di questi campi dopo mesi di lavori forzati, scientificamente denutriti e spogliati di ogni umana dignità

…venivano liberati dal peso della vita, diventato ormai insopportabile, tramite prima le camere a gas e poi i forni crematori.


Nel ventunesimo secolo le società “democratiche”, come la nostra, hanno bandito ogni forma di razzismo e genocidio, almeno ufficialmente, salvo poi trasformare intere regioni in campi di sterminio

che differenza c’è fra un morto ed un’altro…? che differenza c’è fra morte di inedia… di stenti e di vessazioni fisiche ed un malato terminale di una delle tante malattie dovute a fattori ambientali devastanti?

Siamo in un territorio in cui, dopo aver versato legalmente e non, ogni tipo di sostanza tossica, per i maggior guadagni delle regioni industrializzate e nonostante l’oscurantismo sia dei mass media che dell’A.R.P.A.C. (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campano) qualcosa è trapelato vedi allegato e da quello che si evince dal testo siamo sopra la soglia di legge da un minimo di due a centinaia se non migliaia di volte i limiti minimi previsti di legge.

Tradotto cosa vuol dire tutto ciò? che l’unica differenza fra la foto in cui si vedono cadaveri ammucchiati della foto di cui sopra e quelli morti per una lunga esposizione a tutti gli inquinanti presenti sul panorama industriale, e che i secondi non si vedono ammucchiati… ma se lo facessimo la montagna formatesi sarebbe impressionante

i “terroni” quindi possano morire prematuramente, risolvendo forse così più problemi : lo smaltimento a basso costo dei rifiuti tossici e la “questione meridionale”e nel contempo si vanno ad ingrossare conti in banca sia di cliniche private che di baroni della medicina

Si dirà che il responsabile di questa situazione non è un Siur Brambilla qualsiasi ma la camorra. Non è vero! La camorra è oggi una multinazionale dell’illegalità, se in Italia si vietasse l’uso delle caramelle e la gente volesse comunque comprarle, immediatamente quest’associazione di “galantuomini” provvederebbe a creare un fiorente mercato di caramelle illegali . Il responsabile è quindi il Siur Brambilla che alla faccia dei nostri morti e dei nostri malati, continua tranquillamente a smaltire le proprie porcherie, a molto meno della metà di quanto dovrebbe pagare.

L’ Italia, ufficialmente democratica, è in realtà un regime non dei colonnelli o della politica, ormai imbelle, autoreferenziale e succube del potere economico, ma dei “caporali”, cioè dei piccoli e grandi burocrati che concretamente governano il paese e che grazie alla loro incompetenza, all’abitudine di sfuggire ad ogni tipo di responsabilità, al solo scopo della convenienza personale e della conservazione del piccolo e miserabile potere che detengono, paralizzano qualsiasi sana forma di reazione che la nostra nazione sarebbe altrimenti in grado di porre in essere, come risposta ai tanti problemi che la affliggono.

Ecco quindi il muro di gomma contro cui si infrangono denunce, petizioni, dimostrazioni, nella convinzione che il cittadino sia un pericoloso deficiente da conservare nell’ignoranza, grazie a mezze verità o vere falsità propinateci dai “media”.

La miopia dei nostri politici sta creando un’Italia federale, in modo da garantire che la mondezza, spedita al Sud, non possa tornare indietro se non a prezzi stratosferici, pagati dalla comunità e non da Brambilla ed in modo che i maggiori costi della sanità pubblica, dovuti alla maggiore morbilità, causata dall’inquinamento, resti un problema locale e non nazionale.

“Arbeit macht frei” non è uno spaventoso ricordo del passato, è una filosofia di vita sempre attuale, con la differenza che non ci libererà nessuno dai nuovi nazisti in giacca cravatta e suv, se non una nuova forma di coscienza sociale che ci consenta, tramite un associativismo sempre più diffuso ed incisivo, di sostituirci a quelle strutture del potere ormai marce.

Giampiero Angeli

ARBEIT MACHT FREIultima modifica: 2010-04-25T23:50:00+02:00da paoloteruzzi
Reposta per primo quest’articolo