basta guerra!

Il 12 marzo 2006 in Iraq, un gruppo di soldati americani in pattuglia a Mahmudiyah, nei pressi di Baghdad, entrarono in un’abitazione privata, stuprarono ripetutamente Abeer Qassim Hamza al Janabi, una ragazzina di 14 anni, e poi la uccisero come un cane assieme alla sorellina di sei anni, alla madre e al padre. Per cancellare le tracce, diedero fuoco alla casa.

I cinque militari protagonisti di questa agghiacciante vicenda – raccontata dal regista Brian De Palma nel film ‘Redacted’ – tentarono di coprire la propria responsabilità incolpando gli insorti iracheni. E l’avrebbero fatta franca se un loro commilitone non avesse vuotato il sacco nel corso di una seduta di counseling psicologico.

La strage di Mahmudiyah – punta di un iceberg di dimensioni sconosciute – è considerata un classico esempio di ‘stress da combattimento’. ”Non consideravo gli iracheni come essere umani”, ha dichiarato il capo-pattuglia Steven Green, condannato all’ergastolo.

La guerra cancella per definizione ogni umanità e scatena i peggiori istinti umani: la vicenda di Farah, se confermata, sarebbe solo l’ennesima dimostrazione di questa realtà. Una realtà censurata, rimossa da quell’edulcorata e rassicurante immagine della guerra confezionata – ‘redacted’ – da politici e mass media.

(stralciato da peacereporter)

 

basta guerra!ultima modifica: 2011-01-19T09:48:00+01:00da paoloteruzzi
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