Berlusconi: “Pm eversivi, chiederò i danni allo Stato”

da www.gliitaliani.it

Caso Ruby, la Procura di Milano chiede il processo per Berlusconi, che replica: “Pm eversivi, chiederò i danni allo Stato”



di Sebastiano Gulisano

Sono contenute in due volumi di 782 pagine complessive le accuse della Procura di Milano nei confronti di Silvio Berlusconi, per il quale è stato chiesto il giudizio immediato per concussione e prostituzione minorile, nel caso Ruby. Sarà il giudice delle indagini preliminari Cristina di Censo a decidere nei prossimi giorni se gli elementi raccolti dai pm siano sufficienti per un processo a carico del premier o se debba pronunciarsi un giudice dell’udienza preliminare, dopo il contraddittorio fra le parti.

La giornata, per Berlusconi, era già cominciata male, col Consiglio superiore della magistratura che, a larga maggioranza (due astenuti e due contrari), ha votato un documento a tutela del sostituto procuratore Fabio De Pasquale, pm nel processo Mills (in cui il premier è imputato di corruzione), in cui accusa il premier di «denigrare l’intera magistratura minando in tal modo, per la fonte da cui provengono e per la loro diffusibilità, la fiducia dei cittadini nei confronti dell’ordine giudiziario». Per Berlusconi, il «famigerato» De Pasquale sarebbe una delle «toghe rosse» che complottano contro la sua persona. Un «complotto» sempre più esteso, che passa anche per Napoli, da dove filtrano il contenuto di un’altra inchiesta e i testi di svariati sms che la soubrette Sara Tommasi avrebbe inviato al cavaliere, senza mai ottenere risposte. Le due inchieste, di Milano e Napoli, non sono collegate: Complotti autonomi e indipendenti, insomma.

Contro questa continua offensiva delle «toghe rosse» il premier ha convocato l’ennesima conferenza stampa con codazzo di ministri al seguito per ribadire che quelle nei suoi confronti sono «accuse eversive che hanno offeso la dignità dell’Italia e buttato fango sul Paese». Cioè quello che l’intera comunità internazionale pensa di lui. Poi ha annunciato che «noi introdurremo la responsabilità dei magistrati» e promesso che «intenterò causa allo Stato» per le accuse mossegli dai pm di Milano per reati «inestenti» e, comunque, di competenza del tribunale dei ministri. Secondo Berlusconi e il suo onorevole avvocato Ghedini.

La concussione contestata al cavaliere si riferisce alla notte tra il 27 e 28 maggio del 2010, quando Berlusconi intervenne in Questura a Milano per far rilasciare Ruby. Il conferenza stampa, il premier l’ha sparata grossa e ha dichiarato di averlo fatto «per evitare un incidente diplomatico», ché, com’è noto, la prostituta minorenne sarebbe fatta passare per «nipote di Mubarak». Secondo la Procura di Milano, invece, si tratta di reato penale: «È un reato commesso con abuso della qualità di primo ministro – ha spiegato il procuratore Bruti Liberati – e non nell’esercizio delle funzioni ministeriali. Il presidente del Consiglio non ha un potere specifico diretto a una forza di polizia e poi il suo intervento, per le modalità con cui è stato effettuato, comporta appunto l’abuso di qualità. E questa, secondo giurisprudenza costante, è una valutazione che spetta in prima analisi al Pubblico Ministero».

Berlusconi: “Pm eversivi, chiederò i danni allo Stato”ultima modifica: 2011-02-09T16:03:17+01:00da paoloteruzzi
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