Caso Ruby, Camera pubblica richiesta autorizzazione

Caso Ruby, Camera pubblica richiesta autorizzazione 

La Camera dei deputati ha pubblicato sul suo sito la richiesta di autorizzazione alla perquisizione dell’ufficio di Giuseppe Spinelli a Segrate da parte della procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta su Ruby che vede coinvolto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Continua a leggere questa notizia

Nei documenti degli atti parlamentari sono pubblicate le prime sei pagine della richiesta. Il fascicolo è stato consultato oggi dai membri della giunta e sono già numerose le reazioni politiche ed i commenti alle indiscrezioni pubblicate.

Nel documento si legge che “tra i luoghi da sottoporre a perquisizione vi è, tra gli altri, l’ufficio di Giuseppe Spinelli, sito in Segrate residenza del Parco n. 802, dove si ha motivo di ritenere, sulla base degli elementi qui indicati (art. 5 L. 140/2003), possano trovarsi documenti, anche riversati su supporto informatico, pertinenti le abitazioni date in comodato ad alcune prostitute, nonché attinenti ai rapporti economici con queste ultime intrattenuti da Spinelli o dai suoi collaboratori”.

Secondo la lettera i contenuti delle dichiarazioni di Ruby “fanno ritenere che Minetti Nicole, in concorso con Fede Emilio e Mora Dario, nonché in concorso con ulteriori soggetti, abbia continuativamente svolto un’attività di induzione e favoreggiamento della prostituzione di soggetti maggiorenni, e della minore El Mahroug Karima, individuando, selezionando, accompagnando un rilevante numero di giovani donne, che si sono prostituite con Silvio Berlusconi, presso le sue residenze, dietro corrispettivo di pagamento in denaro da parte di quest’ultimo”.

Nella lettera si cita l’ormai famoso fermo di Ruby nel commissariato di via Buenos Aires a Milano nella notte fra il 27 ed il 28 maggio 2010 e si commenta che “sui fatti riferiti nell’ambito delle sopra richiamate annotazioni, stante la evidente rilevanza penale delle condotte che avevano portato all’affidamento della minore El Mahroug Karima a Nicole Minetti, sono state effettuate approfondite indagini”.

Più avanti si dice che Ruby “in data 3 agosto 2010 ha dichiarato che alcune delle giovani donne che partecipano ai suddetti eventi [i festini ad Arcore] ricevono in corrispettivo da Silvio Berlusconi la disponibilità gratuita di appartamenti ubicati in Milano Due”.

Per quel che riguarda gli appartamenti di Milano Due sui quali si chiede di poter svolgere le perquisizioni negli uffici di Giuseppe Spinelli, si dice che essi sono occupati da persone che “comunque hanno partecipato ai sopradescritti eventi, svolgendovi attività di prostituzione”.

Si aggiunge che “sulla scorta degli elementi raccolti, si ritiene che ricorra l’ipotesi delittuosa di cui all’art. 317 c.p. [concussione] a carico di Silvio Berlusconi”.

A pagina 5 della lettera si dice che “alla luce degli elementi di cui sopra si chiede alla Camera dei Deputati l’autorizzazione ad eseguire la perquisizione degli uffici siti in Segrate” ed è questo il motivo per il quale la documentazione è stata inviata alla Camera il cui presidente Gianfranco Fini ha girato il plico alla Giunta per le autorizzazioni presieduta da Pierluigi Castagnetti.

La lettera elenca quindi gli allegati al documento che, al momento, non sono stati resi pubblici ma visionati dai membri della giunta.

CONSOLO: GIUDIZIO IMMEDIATO NON ERA INDISPENSABILE

Intanto, secondo il vicepresidente della giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere della Camera, il finiano Giuseppe Consolo, la procura di Milano avrebbe potuto non chiedere il giudizio immediato per il presidente del Consiglio sul caso Ruby.

“A mio avviso potevano non sussistere gli estremi per il giudizio immediato”, ha detto Consolo ai giornalisti dopo aver letto le 384 pagine di documenti inviate a Montecitorio dai magistrati.

Il parlamentare del Fli, titolare di uno studio legale a Roma, ha aggiunto che “è indispensabile in questo caso giudicare con la massima serenità, che è la miglior dote che un giudice può avere, e io in giunta sono un giudice”.

Per un altro componente della giunta, Federico Paolomba dell’Italia dei Valori, nei documenti giunti dalla procura milanese ci sarebbero “elementi schiaccianti. Quello che emerge dalla lettura delle oltre 300 pagine è un quadro assolutamente devastante: sotto il profilo umano di profonda abiezione, sotto il profilo istituzionale di pericolo, nel quale il nostro Paese ancora una volta è esposto al ludibrio internazionale”.

“Io credo che [gli esponenti della maggioranza di centrodestra] tenteranno di tutto per impedire che questo processo vada avanti, e noi faremo di tutto perché vada avanti”, ha detto ancora Palomba ai giornalisti a Montecitorio.

La giunta per le autorizzazioni della Camera, composta in totale da 21 deputati, è stata convocata dal presidente Pierluigi Castagnetti mercoledì prossimo per valutare la richiesta dei pm milanesi.

 

Caso Ruby, Camera pubblica richiesta autorizzazioneultima modifica: 2011-01-17T22:23:54+01:00da paoloteruzzi
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