GHEDDAFI E BERLUSCONI TRA CORANO, CAMMELLI, AMAZZONI E VELINE

 

E OVVIAMENTE DIRITTI UMANI ZERO!!! PAOLO

 

Gheddafi, un circo che ci umilia – Repubblica.it

www.repubblica.it

Nessun’altra diplomazia occidentale tollera e incoraggia gli eccessi pittoreschi di un dittatorello e degrada la propria capitale a circo. Ci dispiace anche per il presidente del Consiglio, la cui maschera italiana si sovrappone ormai a quella libica, indistinguibili nel pittoresco, nell’eccesso,

 

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Il sito di Rainews24 canale all news della Rai
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  • Portale di Famiglia ISLAM RELIGIONE D’EUROPA TRA HOSTESS E MOVIDA GHEDDAFI SHOW A ROMA
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  • www.corriere.it

    Giovani, carine, disoccupate e abbagliate dalla promessa di un futuro radioso in Libia, magari col matrimonio

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    Vittorio Emanuele Parsi, L’alleato imbarazzante – LASTAMPA.it

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    Arrivato a Roma con il solito imbarazzante codazzo di «amazzoni», tende e cavalli, che in confronto un circo di terz’ordine apparirebbe sobrio, l’ineffabile colonnello ha pensato bene di esternare la sua filosofia religiosa. Così, di fronte a un inclito pubblico di più o meno avvenenti hostess convocate all’uopo, ha invitato l’Europa «a convertirsi all’Islam», portando a casa, almeno a quel che si dice, la conversione di tre ragazze, come acconto. Il monito, già discutibile di per sé (andiamo, colonnello, delle signore appena conosciute le si invita a un giro di danza, a cena, a far due chiacchiere, non alla conversione… figuriamoci poi i continenti), risulta essere un’autentica cafonata fatto in quella Roma che oltre a essere la capitale d’Italia è, anche, la sede del papato da una cosetta da nulla come duemila anni. Pur in un’epoca in cui al multiculturalismo è doveroso sacrificare persino il buongusto e l’eleganza, la visita dell’ospite libico è sempre più (pre)destinata a essere il trionfo del Kitsch.

    C’è qualcosa di francamente sconcertante nel vedere come un premier e un governo che hanno sempre fatto della difesa delle radici cristiane dell’Europa, dell’atlantismo e dell’occidentalismo uno dei tratti più caratterizzanti della propria filosofia politica, un vero e proprio tratto di autoidentificazione, possano poi trovarsi in una situazione così imbarazzante. Si dirà che occorre trattare con i vicini che si hanno e cercare di mantenere buone relazioni con chiunque. Corretta osservazione. Allo stesso modo si potrà ricordare che va a merito del governo Berlusconi aver chiuso l’infinito contenzioso con la Libia, tra l’altro in modo tutto sommato vantaggioso per noi, impresa che non era riuscita né al furbissimo Andreotti né al sornione Prodi: incontestabile. Si affermerà, infine, che il Trattato di Bengasi ha consentito di trasformare la Libia in un partner per la lotta all’immigrazione clandestina: vero, pur con qualche imbarazzo sulle modalità con cui le autorità libiche si prestano alla bisogna.

    Ma l’interesse nazionale non giustifica, e soprattutto non richiede, di rendersi disponibili a ospitare grottesche pagliacciate.

    L’alleato imbarazzante – LASTAMPA.it.

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GHEDDAFI E BERLUSCONI TRA CORANO, CAMMELLI, AMAZZONI E VELINEultima modifica: 2010-08-30T07:55:00+02:00da paoloteruzzi
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