giunta formigoni: che bella compagnia (da nicoli cristiani a ponzoni…)

solo il titolo sopra è mio. Paolo

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MILANO: “IL CROLLO DELLA BALIVERNA”

17-1-2012 by LBG  Stampa

Al momento di scrivere il primo editoriale di questo 2012, anno bisestile per gli scaramantici, mi sono domandato se valesse la pena di cominciare con una buona notizia – la “area C” nella nostra città – o con una brutta notizia: l’ennesimo scandalo ai vertici della Regione Lombardia.

Ho scelto la brutta notizia non tanto in omaggio al vecchio detto dei giornalisti – “una buona notizia non è una notizia” – ma perché nel fondo dell’anima sono un po’ scaramantico anch’io e non vorrei che nell’operazione “area C” il diavolo ci mettesse la coda e in qualche modo naufragasse: sono uno dei moltissimi sostenitori e m’irrita solo che chi ne parla sottolinei prevalentemente gli aspetti economici invece di vederne una vera svolta verso un modo diverso e più “salubre” di abitare – e costruire – la città.

Questo è l’aspetto meno capito, tanto è vero che qualche negoziante pensa di rimborsare i 5 euro al suo cliente costretto, per comprare da lui, a entrare in “area C, e pensare che una volta uno dei detti più diffusi per rallegrare che era rimasto impigliato in qualche problema, lo s’incoraggiava dicendo: “Pensa alla salute!”. Cambiano i tempi. Incrociamo le dita e lunga vita all’”area C” e che soprattutto cresca, si allarghi, ci faccia sperare nel buon senso dei milanesi e, perché no, anche di molti altrove.

Ma veniamo alla brutta notizia. Gli appassionati di Dino Buzzati, giornalista, drammaturgo, librettista e pittore friulano di nascita ma milanesissimo di vita, scrisse un famoso racconto: “Il crollo della Baliverna”. Un racconto che andrebbe riletto oggi non solo per il riferimento al quale faccio io ma perché allusivo a molti altri aspetti della nostra quotidianità – a cominciare dal funzionamento della giustizia – che generano le nostre ansie notturne e diurne. Il nocciolo del racconto è che spesso basta smuovere qualcosa in un vecchio edificio, magari anche solo un mattone, perché tutto crolli: è il caso di Massimo Ponzoni?

Certo il vecchio edificio della Giunta regionale sembra veramente sul punto di crollare e ci si domanda soltanto quale sarà il “mattone fatale”. Il presidente Formigoni ormai sembra un sultano che scaccia infastidito le mosche che lo tormentano come se le persone che lo circondano fossero solo noiosi insetti e non personaggi della sua corte, scelti o meno da lui ma certo non emarginati o sconosciuti nelle loro attività pubbliche e private. In Regione di una cosa si può star certi: tutti sanno tutto di tutti dalla Minetti in su, personaggio quest’ultimo che oggi sbiadisce rispetto alle supposte colpe altrui: sesso di scambio per lei a fronte di truffe, furti, malversazioni e contiguità con la criminalità organizzata per altri.

La “provvidenziale” morte di Don Verzè basterà a evitare gli ultimi scogli prima delle elezioni? Altri incauti alpinisti buzzatiani stanno per popolare gli incubi della maggioranza in Regione? Chissà se a questo punto il povero Don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, non cominci a voltarsi nella tomba agitato dalle malefatte di tanti che si proclamano a torto o a ragione suoi fedeli seguaci e interpreti del suo pensiero, incapaci però dal resistere alle cattive amicizie o al fascino del potere reale e terreno (e vacanziero). Questi novelli asceti della politica sono forse diventati la versione odierna dei “forchettoni” democristiani, oggetto del dileggio comunista delle elezioni del dopoguerra. Cambiano i tempi ma i mali restano.

 

L.B.G.

 http://www.arcipelagomilano.org/archives/16368

 

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e da http://www.mbnews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=22816&Itemid=239

 

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Massimo Ponzoni in carcere, si attende l’interrogatorio di garanzia Stampa E-mail
Attualità
Scritto da Valentina Rigano   
Mercoledì 18 Gennaio 2012

Tags: Monza e dintorni

ponzoni-massimo2Gli hanno preso le impronte, lo hanno identificato e lo hanno accompagnato in carcere a Monza. È finito così il “viaggio di lavoro” di Massimo Ponzoni, raggiunto lunedì mattina da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta ed appropriazione indebita, che i suoi legali avevano addotto ieri come motivazione alla sua mancata comparizione davanti agli ufficiali di Polizia Giudiziaria.

«É rientrato appena ha appreso la notizia dell’ordinanza a suo carico, e si è presentato alla Guardia di Finanza di Milano – ha spiegato uno dei suoi legali difensori, Luca Ricci, sopraggiunto in Procura a Monza per ritirare una copia dell’ordinanza a carico del suo assistito – tra qualche giorno ci sottoporremo all’interrogatorio di garanzia e sono certo avremo molto da dire ai Pm».

Presa visione dell’ordinanza, gli avvocati dell’ex Segretario di Presidenza di Regione Lombardia, dimessosi contestualmente all’arresto, dicono di sentirsi più sollevati: «Finalmente, dopo due anni di indagini, sappiamo da quali accuse ci dobbiamo difendere – ha spiegato l’avvocato Sergio Spagnolo – Siamo perplessi per la necessità di esigenza cautelare in carcere, Ponzoni si è sempre reso disponibile alla magistratura senza fare mai marcia indietro. Valuteremo se chiedere i domiciliari».

Sul contenuto pesantemente accusatorio di una lettera scritta sul conto di Massimo Ponzoni dal suo ex socio e commercialista, anche lui indagato ed arrestato, Sergio Pennati, i legali non hanno dubbi: «I rapporti si sono rovinati nel momento in cui Ponzoni è entrato in politica – conclude Ricci – È stato allora che il nostro assistito ha delegato a lui molti dei suoi interessi societari e sono iniziati i guai».

L’interrogatorio di garanzia non è ancora stato fissato, ma si parla di qualche giorno al massimo.

 

Ecco la cronologia degli eventi dal 30 marzo 2010 ad oggi:

Ponzoni indagato per bancarotta fraudolenta

Crac “Il Pellicano”. Ponzoni ex assessore, rieletto subito indagato

Ponzoni e Pennati indagati per aver amministrato la “Il Pellicano”

Ponzoni e Perri, a rischio carriera?

Il caso Ponzoni arriva in Consiglio provinciale. Per lui l’ok a rimanere anche dal Pdl regionale

Ponzoni, un passo indietro: “Lascio la guida del partito per non creare imbarazzo”

Ponzoni in Procura a Monza: “Sono innocente, confido nei magistrati”

L’appello di Massimo Ponzoni: «basta accostare il mio nome alle indagini legate all’ndrangheta»

Desio, il blitz anti ‘ndrangheta fa tremare il Palazzo: prima dimissione eccellente

Brianza, operazione «Infinito». Spuntano nomi di politici e dirigenti

Consiglio regionale, respinta richiesta dimissioni Ponzoni. Sì al Nobel a Corti

Desio, la Procura indaga sulla cava abusiva di via Villoresi

Desio, sotto sequestro due palazzine piene di abusi: nei guai anche Ponzoni

Terremoto politico in Brianza. Indagato il vicepresidente della Provincia Brambilla

Terremoto politico: ordine di arresto per il segretario regionale Massimo Ponzoni

Ponzoni non si trova, forse in Francia. Si aggrava la sua posizione

Monza, Massimo Ponzoni questa mattina si è consegnato alla giustizia

 

grazie

giunta formigoni: che bella compagnia (da nicoli cristiani a ponzoni…)ultima modifica: 2012-01-18T13:54:00+01:00da paoloteruzzi
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