#Grillo, vaffan****!




a scanso d’equivoci il titolo sopra è mio. Paolo

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Cittadinanza ai nati in Italia? Per Grillo non ha senso

 

 
 
Per Beppe Grillo lo ius soli è un’arma di distrazione di massa. Il comico genovese scrive così sul suo blog: “La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della ‘liberalizzazione’ delle nascite”.
 
 
 

Cittadinanza, tutti contro Beppe Grillo. “E’ battaglia di civiltà. Negarla non ha senso”

 
 
 

Beppe Grillo

ROMA. Le associazioni e le organizzazioni promotrici della campagna L’Italia sono anch’io per la riforma della legge sulla cittadinanza replicano alle dichiarazioni diBeppe Grillo che aveva definito “senza senso” la raccolta di firme sullo ius soli, con “il solo obiettivo di distrarre gli italiani dai problemi reali”.

“Il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini che nascono nel nostro Paese da genitori stranieri -dicono- ha il senso di una battaglia di giustizia e di civiltà. 78mila bambini nati in Italia da genitori stranieri, nel solo 2010, sono 78mila buone ragioni per non ‘distrarsi’, per prestare attenzione ad una realtà che rappresenta non solo il futuro ma già il presente del nostro Paese. Ciò che ci appare ‘senza senso’ -scrivono ancora le organizzazioni- è negare la legittimità e l’opportunità di una battaglia di civiltà come quella per il riconoscimento di un diritto fondamentale che riguarda centinaia di migliaia di persone con la motivazione che i problemi degli italiani sarebbero ‘altri’, come se i milioni di immigrati che da anni vivono in Italia e i loro bimbi che frequentano le nostre scuole non condividessero già gli stessi problemi, le stesse gioie, e lo stesso destino. Per fortuna -aggiungono i promotori- il consenso incontrato dalla Campagna l’Italia sono anch’io dimostra che esiste nel Paese una coscienza civile diffusa, che non considera affatto irrilevanti il tema dei diritti, della tutela delle minoranze, dell’uguaglianza e della giustizia sociale. Principi peraltro sanciti dalla nostra Costituzione”.

“Da parte nostra -si legge nel comunicato- con l’umiltà di chi non si arroga il compito storico di risolvere tutti i problemi del mondo, ma con la consapevolezza di concorrere a una battaglia di grande valore democratico, continueremo a raccogliere con rinnovato impegno le firme necessarie per depositare in Parlamento le due proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma della cittadinanza e l’allargamento del  diritto di voto alle amministrative alle persone di origine straniere. Tutti i cittadini e le cittadine sono invitati quindi a  rivolgersi ai comitati della propria città per firmare le proposte di legge in questi ultimi giorni di raccolta”.

La campagna L’Italia sono anch’io è promossa da Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza,  Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco. Sostiene l’iniziativa l’editore Carlo  Feltrinelli. Portavoce del Comitato promotore è il sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci Graziano Delrio.

 

La replica a Grillo: 78 mila motivi non distrarsi

 
 
 

Le associazioni promotrici della campagna “L’Italia sono anch’io” rispondono a Beppe Grillo, in merito alle sue dichiarazioni sulla cittadinanza ai figli dei migranti.

Qui di seguito il comunicato stampa

 

CITTADINANZA: LE ASSOCIAZIONI REPLICANO A GRILLO. “78 MILA MOTIVI PER NON DISTRARSI”

Il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini che nascono nel nostro Paese da genitori stranieri ha il senso di una battaglia di giustizia e di civiltà. 78mila bambini nati in Italia da genitori stranieri, nel solo 2010, sono 78mila buone ragioni per non “distrarsi”, per prestare attenzione ad una realtà che rappresenta non solo il futuro ma già il presente del nostro Paese.

 

Le associazioni e le organizzazioni promotrici della campagna “L’Italia sono anch’io” per la riforma della legge sulla cittadinanza replicano alle dichiarazioni di Beppe Grillo, che aveva definito “senza senso” la raccolta di firme sullo ius soli, con “il solo obiettivo di distrarre gli italiani dai problemi reali”.

 

Ciò che ci appare “senza senso” – scrivono le organizzazioni – è negare la legittimità e l’opportunità di una battaglia di civiltà come quella per il riconoscimento di un diritto fondamentale che riguarda centinaia di migliaia di persone con la motivazione che i problemi degli italiani sarebbero “altri”, come se i milioni di immigrati che da anni vivono in Italia e i loro bimbi che frequentano le nostre scuole non condividessero già gli stessi problemi, le stesse gioie, e lo stesso destino.

 

Per fortuna – aggiungono i promotori – il consenso incontrato dalla Campagna l’Italia sono anch’io dimostra che esiste nel Paese una coscienza civile diffusa, che non considera affatto irrilevanti il tema dei diritti, della tutela delle minoranze, dell’uguaglianza e della giustizia sociale – principi peraltro sanciti dalla nostra Costituzione.

 

Da parte nostra, con l’umiltà di chi non si arroga il compito storico di risolvere tutti i problemi del mondo, ma con la consapevolezza di concorrere a una battaglia di grande valore democratico, continueremo a raccogliere con rinnovato impegno le firme necessarie per depositare in Parlamento le due proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma della cittadinanza e l’allargamento del diritto di voto alle amministrative alle persone di origine straniere.

 

Populismo telematico

 
 
 

Il sig. Grillo non ha perso l’occasione per far parlare di sé e naturalmente gran parte dei media mainstream, quelli che hanno speso solo poche  parole sulla campagna “L’Italia sono anch’io”, che è in corso da mesi,  per depositare in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare sulla cittadinanza e il diritto di voto, ci sono caduti. Oggi il comico ha scritto sul suo blog quanto segue:

“La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della “liberalizzazione” delle nascite”.

Evidentemente Grillo ha vissuto e vive solo in un paese virtuale, dove le persone in carne e ossa non esistono. Perché se vivesse in mezzo alle strade e entrasse in una delle nostre scuole, si accorgerebbe che la società italiana, a lui e alla Lega nord piacendo o no, è meticcia, non da ora ma da tempo. E saprebbe che la prima proposta di adeguare la legge sulla cittadinanza italiana alla realtà delle cose risale come minimo al 1997 e non fu opera di “buonisti” della sinistra politica e partitica, ma di normali cittadini democratici e antirazzisti che pensavano che la costituzione italiana, art.3, non è carta straccia. Il che per noi continua ad essere una qualità e non un difetto.

Che qualcuno scelga il populismo, soprattutto in una fase di crisi economica e sociale come questa, come la strada più semplice per aumentare il proprio consenso, non sorprende. Che gli operatori dei media continuino a dargli spazio un po’ di più.

 

Le associazioni a Grillo: è una battaglia di civiltà

 
 
 

Il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini che nascono nel nostro Paese da genitori stranieri ha il senso di una battaglia di giustizia e di civiltà. 78mila bambini nati in Italia da genitori stranieri, nel solo 2010, sono 78mila buone ragioni per non “distrarsi”, per prestare attenzione ad una realtà che rappresenta non solo il futuro ma già il presente del nostro Paese».

 Le associazioni e le organizzazioni promotrici della campagna L’Italia sono anch’io per la riforma della legge sulla cittadinanza (www.litaliasonoanchio.it ), replicano alle dichiarazioni di Beppe Grillo che aveva definito “senza senso” la raccolta di firme sullo ius soli, con “il solo obiettivo di distrarre gli italiani dai problemi reali”.

 

«Ciò che ci appare “senza senso” – scrivono le organizzazioni – è negare la legittimità e l’opportunità di una battaglia di civiltà come quella per il riconoscimento di un diritto fondamentale che riguarda centinaia di migliaia di persone con la motivazione che i problemi degli italiani sarebbero “altri”, come se i milioni di immigrati che da anni vivono in Italia e i loro bimbi che frequentano le nostre scuole non condividessero già gli stessi problemi, le stesse gioie, e lo stesso destino».

 

«Per fortuna – aggiungono i promotori – il consenso incontrato dalla Campagna l’Italia sono anch’io dimostra che esiste nel Paese una coscienza civile diffusa, che non considera affatto irrilevanti il tema dei diritti, della tutela delle minoranze, dell’uguaglianza e della giustizia sociale – principi peraltro sanciti dalla nostra Costituzione».

 

«Da parte nostra, con l’umiltà di chi non si arroga il compito storico di risolvere tutti i problemi del mondo, ma con la consapevolezza di concorrere a una battaglia di grande valore democratico, continueremo a raccogliere con rinnovato impegno le firme necessarie per depositare in Parlamento le due proposte di legge di iniziativa popolare per la riforma della cittadinanza e l’allargamento del  diritto di voto alle amministrative alle persone di origine straniere. Tutti i cittadini e le cittadine sono invitati quindi a  rivolgersi ai comitati della propria città per firmare le proposte di legge in questi ultimi giorni di raccolta».

 

La Campagna L’Italia sono anch’io è promossa da Acli, Arci, Asgi-Associazione studi giuridici sull’immigrazione, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cnca-Coordinamento nazionale delle comunità d’accoglienza,  Comitato 1° Marzo, Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani, Emmaus Italia, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche In Italia, Fondazione Migrantes, Libera, Lunaria, Il Razzismo Brutta Storia, Rete G2 – Seconde Generazioni, Sei Ugl, Tavola della Pace, Terra del Fuoco. Sostiene l’iniziativa l’editore Carlo  Feltrinelli. Portavoce del Comitato promotore è il sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci Graziano Delrio.

 

 

 

 

#Grillo, vaffan****!ultima modifica: 2012-01-25T20:37:00+01:00da paoloteruzzi
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