Il referendum elettorale “anti-porcellum” e “anti-casta”

Il referendum elettorale “anti-porcellum” e “anti-casta”, introdotto dalla legge 270/2005.

 
 
 

Si vuole eliminare il cosiddetto “porcellum”, introdotto dalla legge 270/2005.

Il sistema elettorale attuale può essere così sintetizzato:

1) L’elettore esprime il voto tracciando sulla scheda un solo segno nel rettangolo contenente il contrassegno della lista prescelta (art. 1, comma 10, lettera b) per la Camera; art. 4, comma 6,per il Senato).

Per effetto di tali disposizioni, insomma, il voto è espresso per la lista, e non esiste la preferenza per l’uno o l’altro candidato.

2) I soggetti inseriti nella lista sono eletti secondo il numero di seggi assegnato alla lista, e nell’ordine nel quale sono inseriti (art. 1, comma 13 per la Camera; art. 4, comma 8, per il Senato).

Per essere eletti, pertanto, bisogna essere collocati più in alto possibile nelle liste, secondo la decisione dei partiti che le presentano.

3) Sono previsti sbarramenti affinché le liste votate siano contemplate per l’attribuzione dei seggi: per la Camera il 4% dei voti a livello nazionale (art. 1, comma 12); per il Senato l’8% dei voti a livello regionale, perché l’elezione per quest’ultimo è organizzata a base regionale (art. 4, comma 6).

Se una lista consegue meno voti, non partecipa alla ripartizione dei seggi ed i voti che ha preso non contano nulla, perché non sono previsti sistemi di recupero.

4) E’ previsto un premio di maggioranza per la lista o la coalizione di liste, che consegue la maggioranza relativa: vengono attribuiti tanti seggi quanto ne bastano per raggiungere 340 per la Camera (sempre art. 1, comma 12); oppure quanti ne bastano per raggiungere il 55 % di quelli spettanti a ciascuna Regione, per il Senato (sempre art. 4, comma 8).

Quindi chi vince, anche di pochissimo, prende tutto.

I sostenitori del referendum sostengono che tale legge è antidemocratica e pro-casta, perché pochi capi partito decidono in pratica chi dev’essere eletto, mentre gli elettori si devono adeguare alle loro indicazioni.

Aggiungono che, durante l’attività parlamentare, gli eletti devono adeguarsi servilmente a quanto stabiliscono i capi-partito, pena il mancato inserimento nelle posizioni “giuste” delle liste, all’elezione successiva.

Inoltre, le soglie di sbarramento ed i premi di maggioranza non consentono a molte forze politiche di essere rappresentate, o neanche di essere comunque rappresentate: per questa ragione tecnica, ad esempio, sono scomparsi dall’attuale parlamento i partiti di estrema sinistra.

Il referendum si propone di abrogare la legge 270/2005

da  Il referendum elettorale “anti-porcellum” e “anti-casta”.

grazie

Il referendum elettorale “anti-porcellum” e “anti-casta”ultima modifica: 2011-09-14T19:46:03+02:00da paoloteruzzi
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