Tipo: |
Inizio: |
domenica 7 marzo 2010 alle ore 18.00
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Fine: |
martedì 23 marzo 2010 alle ore 18.05
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Luogo: |
Asinara
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Descrizione
Molti di voi vogliono e chiedono, sperano, quacosa di più. Se anche voi credete in questa causa, vi preghiamo di partecipare a questa iniziativa, che non prenderà più di 5 minuti del vostro tempo, ma potrebbe farci arrivare ai media nazionali.
Alleghiamo qui sotto una breve lista di contatti email delle redazioni dei principali giornali nazionali a cui potrete mandare il messaggio che abbiamo scritto qui sotto.
Dobbiamo agire in fretta.
Grazie a tutti voi.
Michele Azzu e Marco Nurra
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ISTRUZIONI:
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1 – COPIATE QUESTI INDIRIZZI NELLO SPAZIO DEL DESTINATARIO DELLA EMAIL (non c’è bisogno di copiarli uno per volta, potete copiarli tutti assieme):
Gruppo24ore@ilsole24ore.com, lettere@corriere.it, sromano@rcs.it, ladenuncia@ilmessaggero.it, redazioneweb@ilmessaggero.it, lettere@lastampa.it, stampaweb@lastampa.it, tg1.societa@rai.it, tg1.interni@rai.it, tg2dossier@rai.it, report@rai.it, rainews24@rai.it, programmi@la7.it, isola@rai.it, isoladeicassintegrati@yahoo.it
2 – SCRIVETE COME OGGETTO DELL’EMAIL: “LA VOCE DELL’ISOLA DEI CASSINTEGRATI”
3 – QUESTO è IL MESSAGGIO DA INVIARE:
Alla vostra c.se attenzione
sono un membro del gruppo facebook “L’isola dei cassintegrati” , che al momento raccoglie più di 26.000 iscritti, in continua crescita (è stato scritto di noi su La Repubblica.it, su Il messaggero.it,la Nuova Sardegna, Leggo, e siamo comparsi sul Tg3 nazionale). Il gruppo è nato una settimana fa, quando un gruppo di operai Vinyls (ex Enichem, Porto Torres), in cassintegrazione da 4 mesi, è sbarcato sull’isola dell’Asinara, prendendo possesso delle sale dell’antico carcere. L’isola dei Cassintegrati è un reality “reale”, purtroppo, dove nessuno è famoso, ma tutti sono senza lavoro. Nessuno yacht, billionaire e soubrette su quest’isola, solo la cruda verità di un gruppo di operai coraggiosi che lotta per i propri diritti.
Da 9 giorni ormai questo gruppo di operai, giovani e meno giovani, vivono isolati nelle celle di un carcere abbandonato, al rischio di pericoli esterni: il forte vento ha fatto cadere un palo della luce, e per più 3 giorni queste persone sono rimaste tagliate fuori dal mondo, senza luce e senza poter ricevere imbarcazioni per via del mare mosso.
Gli operai dichiarano che non si muoveranno dall’isola finchè gli impianti non riprenderanno a funzionare (troppi ormai gli accordi su carta disattesi), ed io, iscritto a questo gruppo perchè credo nella loro causa, temo per la loro incolumità e salute. Per questo motivo vi chiedo gentilmente di dare a questa notizia lo spazio che merita sul vostro giornale.
Sono certo che se darete uno sguardo al nostro gruppo, di cui allego il link a seguire, non potrete ignorare questa mia legittima richiesta
http://www.facebook.com/group.php?gid=362735135329&ref=mfVi ringrazio, e saluto cordialmente
nosu sardusu no eusu ancora cumprendiu ca si deppeusu incazzai ma incazzai diaderusu ,no fai prusu si coddanta arriendi custa genti chi arribbada a noi po si di pigai su dinai nostri,chi custa classi politica de merda è sempri pronta a sterri su stampu de su cù.poderai ca poistessi de esempiu ‘po tottu sa genti cumenti a osatrusu.salludi e vida,(potai a capellaci po fai bucconisi)
nota di paolo: penso di aver capito il senso ma se qualcuno mi manda la traduzione letterale sarei felice!
Grazie per l’aiuto Paolo!
Marco Nurra