Oggi sono tre anni dall’attentato di Atocha, in Spagna

Oggi sono tre anni dall’attentato di Atocha, in Spagna, 1.095 giorni da quando 191 persone hanno perso la vita negli attentati

 
 
 

L’amico Percy Blakeney è bravo, molto bravo, con la documentazione storico-politica.
Non perde una data.
Copio dal suo Blog questa commemorazione


11 Marzo, Atocha Madrid 3 anni dopo …

Oggi sono tre anni dall’attentato di Atocha, in Spagna, 1.095 giorni da quando 191 persone hanno perso la vita negli attentati ai treni di Madrid, i sopravvissuti che sono stati 1.824, in questo periodo hanno cercato di continuare a vivere anche se il ricordo li segnerà tutta la vita, inoltre come riportano la Consejería de Sanidad de la Comunidad de Madrid e l’ Asociación de Víctimas del 11-M tra i sopravvissuti 179 hanno ancora oggi bisogno di assistenza sia ospedaliera che psicologica (111 si stanno recuperando dalle ferite e 68 necessitano di supporto psicologico)

 

Separa

7.39: Quattro ordigni esplodono su un treno che sta per entrare nella stazione di Atocha a Madrid. Praticamente nello stesso istante altre esplosioni avvengono su un treno alla stazione di Santa Eugenia e alle installazioni della Renfe (le ferrovie spagnole) a El Pozo, sempre nella zona di Madrid.

8.00: Vengono bloccate le linee uno e nove della metropolitana e ovviamente la rete ferroviaria. In città si scatena il caos.

8.43: Viene costituito un ospedale da campo alla stazione di Atocha per soccorrere i numerosissimi feriti.

9.25: La « Consejería de Sanidad de la Comunidad de Madrid » invita i madrileni a donare sangue.

9.28 Viene costituito un ospedale da campo anche alla stazione di Santa Eugenia.

9.48: Il Ministro dell’interno, Ángel Acebes, si dirige alla stazione di Atocha.

9.52: Fonti del Ministero dell’Interno informano che i morti accertati sono 62: 29 ad Atocha, 18 a El Pozo e 15 a Santa Eugenia.

10.13: Il Governo convoca una manifestazione contro il terrorismo per il giorno seguente alle 19.

10.30: Il leader del partito basco Herri Batasuna, Arnaldo Otegi, dichiara: “gli obiettivi e il modus operandi della strage indicano che non può essere imputato all’Eta. Gli attentati potrebbero essere opera della resistenza araba”.

10.43: La rete di telefonia mobile di Madrid collassa.

11.54: Il Comune di madrid informa che i morti sono 131 e i feriti più di 400.

12.10: I principali partiti spagnoli decidono di considerare conclusa la campagna elettorale in corso.

13.00:. La “Protección Ciudadana” di Madrid informa che i morti sono 173 ed i feriti 711. I maggiori quotidiani spagnoli escono in edizione straordinaria.

14.00: Un comunicato stampa del ministro dell’inteno Acebes che addebita la responsabilità dell’Eta negli attentati informa che i morti sono 173 e i feriti più di 600.

15.10: Il ministro del’interno Acebes conferma che l’esplosivo utilizzato per gli attentati è quello solitamente utilizzato dall’Eta.

15.15: Il bollettino delle vittime parla di 186 morti e più di mille feriti.

17.28: Ana Palacio, ministro degli Esteri, indirizza a tutti gli ambasciatori spagnoli le istruzioni del Governo. In questa nota si legge: “Dovete approfittare di tutte le occasioni che si presentano per confermare la responabilità dell’Eta in questi brutali attentati. Questo aiuterà a dissipare ogni sorta di dubbio che certe parti interessate potrebbero voler fare insorgere”.

21.00: Il giornale Al Qods Al-Arabi, con sede a Londra, informa di aver ricevuto una lettera delle Brigate Abu Hafs Al Masri, facenti parti della rete di Al Qaeda, rivendicante gli attentati .


Oggi sono tre anni dall’attentato di Atocha, in Spagnaultima modifica: 2011-11-30T00:08:25+01:00da paoloteruzzi
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