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numero 16, febbraio – marzo 2010

Editoriale

Il buongoverno della finzione
Governare l’Esistente è ciò che la politica postmoderna sostiene di fare. E l’Esistente oggi appare dai giornali e dalla televisione nella forma di ineludibile necessità vitale. Gli italiani non possono più vivere senza una riforma federalista, senza credere all’esistenza di un capitalismo sano e onesto contrapposto a uno illegale di matrice mafiosa, senza vaccini prodotti dalla ricerca dell’industria farmaceutica in nome della collettività, senza pensare che gli anni Settanta siano stati solamente un’epoca di violenza rossa sconfitta da uno Stato di indiscutibile statura morale, senza la vitalità indomabile di coraggiosi eroi dell’antimafia, senza un modello di donna rassicurante che balla e ammicca dal teleschermo, senza appassionarsi davanti a un film che racconta la fine del mondo profetizzata dai Maya, senza pensare che, in fondo, non esista al mondo più nulla che possa sorprendere e indignare, più nulla da capire oltre quanto spiegato da brillanti opinionisti tra le pagine dei giornali di palazzo e da scrittori di grido ospiti fissi di rotocalchi patinati.
L’Esistente che la politica postmoderna governa è quel modello di società in cui il fatto viene anticipato dall’opinione giornalistica, è quel Paese senza speranza in cui viene commentato ciò che non è ancora accaduto, che non c’è. Ma se questo viene considerato l’Esistente: che cos’è l’Inesistente?
Il federalismo è un’idea nata nei primi anni Novanta da un incontro d’interessi tra Stato, mafie, massoneria coperta e politici (Walter G. Pozzi, pag. 7); il capitalismo è un inestricabile groviglio affaristico e in tempi di crisi la politica si attiva per sostenere mafia e grande capitale (Giovanna Cracco, pag. 14); l’industria farmaceutica italiana è un nido di speculatori, di procuratori, di specialisti prezzolati, di politici corrotti che, senza alcuno scrupolo, speculano su pandemie inesistenti e sui malati (Giovanna Baer, pag. 32); la repressione militare e giudiziaria posta in atto dallo Stato negli anni Settanta è avvenuta con l’ausilio di stragi di civili, leggi speciali con licenza di uccidere, processi allestiti su teoremi celestiali (Paolo Pozzi, pag. 22); la storia delle minacce di morte lanciate dalla Camorra a Roberto Saviano cela zone d’ombra dietro cui potrebbe nascondersi la sagoma di un’immensa montatura mediatica (Davide Pinardi, pag. 19); la donna non vuole essere un corpo a disposizione (Sabrina Campolongo, pag. 56); la fine del mondo profetizzata per il 2012 è una balla che la società dello spettacolo ha inventato travisando una profezia Maya (Augusto Q. Bruni, pag. 62); gli intellettuali sono guitti che fanno capriole dialettiche per compiacere il re (Felice Accame, pag. 46); ed esiste per chiunque la possibilità di attuare un percorso di coscienza con il quale sottrarsi alla dittatura dell’Esistente e alla politica che dice di volerlo governare (Giuseppe Ciarallo, pag. 52).

A pag. 38 il racconto vincitore del concorso Controracconto 2009 avente per tema: Storie di violenza sociale.

SOMMARIO

Charlie don’t surf
di Eleonora Tommasi

EDITORIALE
Il buongoverno della finzione

RESTITUZIONE PROSPETTICA
Il romanzo mai scritto sugli anni Novanta

di Walter G. Pozzi

IL RACCONTO
Don Licciu Papa

di Giovanni Verga

POLEMOS
Sistema Italia: grande capitale e mafia

di Giovanna Cracco
San Roberto dalla Campania
di Davide Pinardi
Saviano, un colpo di Stato, nel suo piccolo
di Marco Clementi
La sovversione del ’77: l’Autonomia operaia
di Paolo Pozzi

L’INTERVENTO
Fumetto e musica
di Andrea Garbuglia

INCHIESTA
Farmaci, business e lo strano caso dell’Aulin
di Giovanna Baer

CONCORSO CONTRORACCONTO 2009
Survivor

di Domenico Mininni

DIRE E CONDIRE
Croccante per arpa

di Felice Accame

VERITÀ AL TEMPO DELLA MOVIOLA
Alibi Norimberga
(5ª parte)
di Davide Pinardi

A PROPOSITO DI…
Lo scandalo più grande è la felicità

Addio ad Alda Merini
di Laura Defendi

PAGINE INVISIBILI
Rosso dentro

Un ricordo di Giulio Salierno
di Giuseppe Ciarallo

SOTTO I RI(F)LETTORI
Il corpo sottratto

(recensione de Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides)
di Sabrina Campolongo

IN LIBRERIA narrativa
L’ubicazione del bene,
Giorgio Falco (G. Cracco)
La stanza degli ufficiali, Marc Dugain (G. Caputi)
Non so dove ho sbagliato, Laura Del Lama (G. Cracco)

IN LIBRERIA saggistica
Firma altrui e nome proprio
, Felice Accame (W. Pozzi)
Omissis, Philip Shenon (D. Corbetta)
Pugni chiusi e cerchi olimpici, Sergio Giuntini (G. Cracco)

LE INSOLITE NOTE
Boris Kovac & Ladaaba Orchest

di Augusto Q. Bruni

VOCABOLARIO STORICO
Libertà, uguaglianza, fratellanza

di Nicola Loda

 

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ciao

 

paginaunoultima modifica: 2010-02-03T10:55:46+01:00da paoloteruzzi
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