Piccola grande #Antimafia

Piccola grande Antimafia

 
 
 

Parliamo di criminalità organizzata oggi. Navigando un po’ in rete, oggi ho trovato una storia interessante. Non c’entrano Falcone, Borsellino o Peppino Impastato una volta tanto. Non ci sono state stragi, non è morto nessuno e nessun’altro è stato arrestato.

E proprio per questo è importante diffonderle. Perché nessuno se le fila. Ed è proprio questo il problema, il punto: finchè la criminalità organizzata non fa un po’ di chiasso, finchè non c’è una strage su cui piangere o la cattura di un superboss, l’Italia e gli italiani fanno il suo gioco.

Silenzio. Indifferenza. Quasi una passiva omertà, direi. Quel modo di fare di “se appena vedo qualcosa che non quadra, distolgo in fretta lo sguardo perché non voglio casini, io”.

Oggi (ieri per chi legge, ndr), è accaduto un fatto importantissimo in questo senso. A Castellammare di Stabia, un paese in provincia di Napoli, durante la processione in onore del santo patrono (San Catello), i portantini della statua hanno  fatto sosta di fronte alla casa del pregiudicato Renato Raffone, condannato per affiliazione al clan camorrista dei D’Alessandro.

Ciò ha suscitato l’indignazione del sindaco Luigi Bobbioche si è tolto la fascia tricolore ed ha abbandonato il corteo in segno di protesta, inseguito dagli insulti del boss e di sua figlia.

L’arcivescovo di Castellammare, monsignor Felice Cece, afferma di non essersi accorto del “pit stop”, nonostante nei giorni precedenti la manifestazione il sindaco Bobbio avesse concordato con lui di far fare un percorso alla processione che evitasse di passare sotto casa di Raffone, al fine di evitare proprio ciò che è successo, e che già era accaduto l’anno precedente.

La cosa era preordinata – ha detto il sindaco in una conferenza stampa – la città e la Chiesa non possono continuare a restare ostaggi di questa cultura che prevede la sottomissione ad un boss. E per questo chiedo una verifica sui portatori che si sono di fatto “impossessati” della statua anche violando le disposizioni del Vescovo. E chiedo anche una verifica sull’adeguatezza del comportamento del pregiudicato Renato Raffone che, sottoposto a regime di arresti domiciliari, ha agito in questo modo indecente”.

Nella tristezza di un episodio del genere, credo sia doveroso rendere merito al sindaco di Castellammare, che non ha avuto un attimo di esitazione nel chiamarsi fuori da questo schifo. Non è un eroe, e non ha fatto ciò che ha fatto pensando di finire sulle prime pagine dei giornali il giorno successivo. È solo un uomo giusto, con una dignità e con la forza di dire no alle cose sbagliate.

 Nella speranza che sia di esempio a tutti noi, tutte le volte che, per pigrizia, per pavidità o per altro, abbasseremo la testa.

Non c’è bisogno di essere eroi per dire anche noi no alla mafia. Basta essere onesti.

Di Marco Pozzoli

 

 

da: http://www.lavocedinomas.org/news/piccola-grande-antimafia

 

grazie

Piccola grande #Antimafiaultima modifica: 2012-01-20T17:40:38+01:00da paoloteruzzi
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