Riapre Wikipedia, ma continua la protesta

Riapre Wikipedia, ma continua la protesta. Modifiche al ddl ancora in sospeso

 
 
 

ph. Lorenzo Caleca (cc flickr)

ROMA. Wikipedia è di nuovo navigabile. Le sue pagine sono di nuovo on-line, ma la protesta non si ferma. Nelle ultime ore l’effetto eco delle contestazioni si è fatto sentire in tutta la rete. Ed ecco il primo risultato: un accordo bipartisan ha approvato la modifica del ddl ammazza blog. Cosa cambia? (O, meglio, cosa cambierebbe?). L’obbligo di rettificare entro 48 ore resterebbe, ma solo per le testate on-line regolarmente registrate al trinbunale. Non i blog. Quindi si tratterebbe di una vittoria a metà, ma Wikipedia sarebbe salva. Il dubbio, in questo caso, è d’obbligo.

Perché se la Camera farà in tempo a discutere l’emendamento, la modifica passerà. Ma se dovesse essere posta la fiducia -cosa assai probabile- ci troveremmo di fronte a un bifio: fiducia sul testo emendato (che passerà così al vaglio del Senato), oppure fiducia sul testo così com’è (compresa la norma ammazza blog).

“Il 4, 5 e 6 ottobre 2011 -si legge sulla homepage dell’enciclopedia libera- gli utenti di Wikipedia in lingua italiana hanno ritenuto necessario oscurare le voci dell’enciclopedia per sottolineare che un disegno di legge in fase di approvazione alla Camera potrebbe minare alla base la neutralità di Wikipedia. Sono stati proposti degli emendamenti, ma le modifiche al decreto non sono ancora state approvate in via definitiva. Non sappiamo, quindi, se sia ormai scongiurata l’approvazione della norma nella sua formulazione originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro fatto su Wikipedia. Grazie a chi ha supportato la nostra iniziativa, tesa esclusivamente alla salvaguardia di un sapere libero e neutrale”.

Riapre Wikipedia, ma continua la protestaultima modifica: 2011-10-06T22:44:25+02:00da paoloteruzzi
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