un’expo gia’ stanca

DA MARCIA TRIONFALE A MESTA PROCESSIONE
Le dimissioni “spintanee” di Stanca certificano che l’Esposizione universale è nelle sabbie mobili

Forse dalle parti di Palazzo Marino  qualcuno si sta chiedendo: “Ma chi me l’ha fatto fare” e soprattutto ha capito che quello che doveva essere l’affare del secolo si é rivelato un pozzo senza fondo di faide e polemiche, un monumento all’immobilismo, nonché la più seria minaccia per quel poco di prestigio internazionale rimasto a Milano.
Le dimissioni di Lucio Stanca -amministratore delegato di Expo- imposto da Berlusconi appena quattordici mesi fa per mettere fine allo scontro tra il Sindaco di Milano e Formigoni su Paolo Glisenti, che il primo Cittadino avrebbe voluto alla guida dell’organizzazione dell’Esposizione universale, é solo l’ennesimo atto di una recita a soggetto che sta assumendo i toni della farsa.
Mentre stiamo scrivendo, l’ex Ministro dell’innovazione tecnologica e tutt’ora parlamentare del Pdl, ha anticipato coloro che nel suo stesso schieramento ne chiedono a gran voce il siluramento facendosi da parte.
Stanca per un anno non ha voluto rinunciare al doppio incarico: ha dovuto cedere, anche se dietro la sua cacciata travestita da dimissioni spontanee c’é ben altro che la polemica sull’inopportunità della doppia poltrona.
Dal 19 aprile 2009 -data della sua nomina ad Amministratore delegato di Expo 2015 spa- non si riescono a ricordare passi avanti concreti: persino la presentazione del masterplan, due mesi fa, ha rivelato il gigantismo dei costi e il nanismo delle prospettive reali.
Prospettive foschissime poiché anche quello che avrebbe dovuto essere il primo passo concreto, cioé l’acquisizione delle aree, é nelle sabbie mobili.
Ad oggi il luogo dove dovrebbero sorgere i padiglioni espositivi é stato ufficialmente individuato, ma non c’é nessun’altra certezza. Trascorsi ventisette mesi da quel 31 marzo 2008, quando il Bureau international des expositions assegnò l’Expo a Milano la marcia trionfale si é trasformata in una mesta processione.
La vicenda Expo 2015 é ormai la triste storia della strage delle illusioni. Ad essere cadute una dopo l’altra non sono state solo le promesse sulle dimensioni dell’evento, sugli investimenti, sui milioni di visitatori previsti, corretti via via al ribasso.
A crollare miseramente é stata la supposta capacità di una città e della sua classe dirigente di prendere l’ultimo treno possibile per cogliere l’occasione di un rilancio troppo atteso e ancora una volta mancato.
A meno di cinque anni dall’inaugurazione dell’Expo milanese lo stallo che si protrae ormai dall’assegnazione dell’esposizione universale sembra essere diventato un vicolo cieco.
Gli ultimi due anni sono stati sprecati tra inutili -e costosi- tour promozionali internazionali e lotte tra istituzioni più interessate a mettere le mani sull’Expo piazzando i propri uomini di fiducia che a ridisegnare una prospettiva di sviluppo sostenibile e partecipato per Milano.

Beniamino Piantieri

da www.chiamamilano.it

ciao

un’expo gia’ stancaultima modifica: 2010-06-25T21:24:05+02:00da paoloteruzzi
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