repressione in iran

Ricevo e inoltro. LabourStart è una rete tra sindacati di varie nazionalità, spesso sostiene gruppi di lavoratori in lotta per condizioni di vita e salari più equi nel “sud del mondo”.

Luisa

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Alcuni di voi ricorderanno il sindacalista iraniano Farzad Kamangar che si trovava in carcere.

E’ stato oggetto di una campagna LabourStart più di un anno fa.

Kamangar è stato accusato dal regime di “mettere in pericolo la sicurezza nazionale” e di “ostilità contro Dio”.

E’ stato condannato in un processo-farsa che durò meno di cinque minuti, messo in prigione e torturato.

I sindacati degli insegnanti e del personale della scuola di tutto il mondo hanno promosso una campagna per la sua liberazione, sostenuta dal movimento sindacale e da organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International.
Lo scorso fine settimana, il regime iraniano ha giustiziato Farzad insieme ad altri prigionieri.
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E’ stato impiccato in segreto, senza che la sua famiglia ne fosse informata, nel famigerato carcere di Evin a Teheran.

Con l’avvicinarsi del primo anniversario delle fraudolente elezioni Presidenziali in Iran, abbiamo ragione di temere che il regime diverrà ancora più brutale nella sua repressione.

Altri sindacalisti che languono nelle carceri iraniane adesso temono anche per la loro vita.

Dobbiamo agire ora per inviare un messaggio forte e chiaro a Teheran – mai più esecuzioni!
Fermati un minuto e invia il messaggio:
http://www.labourstart.org/cgi-bin/solidarityforever/show_campaign.cgi?c=699
E dopo, assicurati di spargere la voce nella tuo sindacato.

Dobbiamo agire rapidamente per salvare la vita dei nostri colleghi sindacalisti.

In un momento come questo, non possiamo rimanere in silenzio.
 
Eric Lee
grazie

repressione in iranultima modifica: 2010-05-13T11:29:00+02:00da paoloteruzzi
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