Il grande busines dei Centri accoglienza – La loro gestione diventa una miniera d’oro

Leggete bene, ma molto bene, i nomi delle associazioni incriminate. E leggete questa inchiesta che parla delle speculazioni e su chi guadagna per l’accoglienza profughi, un vero business per gli italiani.
“Il raggruppamento è guidato da Sisifo, aderente a Legacoop, e ne fanno parte il Consorzio Sol Calatino, Senis Hospes e la Cascina Global Service, potenza economica vicina ai ciellini, la Croce Rossa, il consorzio Casa della Solidarietà e la Pizzarotti spa. Senis Hospes di Senise (Pz) ha come presidente Camillo Aceto, che quando era vicepresidente di Cascina è stato imputato in un processo a Bari sul servizio di pasti delle mense ospedaliere e scolastiche per i reati di falsi e frode nelle forniture pubbliche. Tre anni fa in primo grado il reato è stato prescritto. Casa della Solidarietà è invece legata all’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone e a Domus Caritatis. Il nome di quest’ultima è saltato fuori nella vicenda del cosiddetto “scandalo sui profughi dell’emergenza Nord Africa” messo in luce da un rapporto di Save the children. L’accusa era che i centri per minori non accompagnati venivano riempiti da adulti fatti passare per minorenni al fine di percepire un’indennità quasi doppia dallo Stato”
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Cooperative, società nate per l’occasione, ma anche colossi industriali del Nord e multinazionali: ecco chi c’è dietro ai Cara, le strutture dove finiscono i migranti in attesa di asilo. Alcune sono vere e proprie bombe a orologeria, ma nessuno sembra farci caso

Il grande busines dei Centri accoglienza – La loro gestione diventa una miniera d’oroultima modifica: 2013-10-25T22:26:00+02:00da paoloteruzzi
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