AMNESTY E DIRITTI IN MESSICO E COLOMBIA

Pena di morte

Singapore – L’8 dicembre 2009 la Corte d’appello ha accolto il ricorso di
Yong Vui Kong, condannato a morte per traffico di droga, sospendendo a
tempo indeterminato la sua esecuzione. Amnesty International aveva
sollecitato con un’azione urgente il governo di Singapore a non mettere a
morte Kong. La difesa di Kong sostiene che l’obbligatorietà dell’emissione
di una condanna a morte per reati di droga sia incostituzionale.

Campagna “Mai più violenza sulle donne”

Messico – Il 19 novembre 2009 la Corte interamericana dei diritti umani ha
riconosciuto colpevole e condannato lo stato messicano per la morte di
otto donne a Ciudad Juarez, nel novembre 2001, nel caso conosciuto come
“il campo di cotone”. Si tratta della prima sentenza di condanna per il
femmicidio in corso dal 1993 nello stato di Chihuahua, nel nord del paese.

Impunità

Colombia – Il 26 novembre 2009 il tribunale superiore di Bogotà ha
condannato il generale in pensione Jaime Uscategui a 40 anni di carcere
per il suo coinvolgimento in un massacro avvenuto a Mapiripan, nel
dipartimento di Meta, nel luglio 1997. Nel corso di cinque giorni, gruppi
paramilitari appoggiati dalla VII Brigata dell’esercito guidata da
Uscategui, seminarono il terrore, uccidendo decine di civili, torturandone
e ferendone altri e costringendo centinaia di persone a lasciare il
territorio.

AMNESTY E DIRITTI IN MESSICO E COLOMBIAultima modifica: 2009-12-21T12:29:00+01:00da paoloteruzzi
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