Banca Etica contro l’aumento del bollo sul deposito titoli

Lun 11 luglio 2011, 12:38:41

 
Da Banca Etica.

Biggeri: “Misura iniqua che danneggia i piccoli azionisti e i
risparmiatori”

Padova, 6 luglio 2011. Banca Etica esprime profonda preoccupazione
per alcune delle norme contenute nella bozza di manovra economica allo
studio del Governo in queste ore. «La proposta di aumentare l’imposta
di bollo sulla custodia titoli da 34,20 euro l’anno a 120 euro l’anno
(che potrebbero diventare 380 dal 2013 per investimenti superiori ai
50mila euro) appare iniqua e dannosa, dice il presidente di Banca
Etica, Ugo Biggeri. Triplicare un’imposta senza prevedere una forma
reale di progressività è una misura enormemente regressiva. Si
colpiscono i piccoli risparmiatori e si incoraggia la speculazione.
Molto migliore appariva l’ipotesi inizialmente abbozzata dal Governo
stesso e auspicata da un’ampia parte della società civile riunita nella
Campagna Zerozerocinque di introdurre una Tassa dello 0,05% sulle
Transazioni Finanziarie (TTF) che non inciderebbe quasi per nulla su chi
investe piccole cifre ma sarebbe sufficiente a scoraggiare gli
speculatori che hanno innescato la crisi».

Per fare un esempio, un risparmiatore che in un anno acquista 50mila
euro di titoli, se sottoposto a una tassa sulle transazioni finanziarie
dello 0,05% avrebbe un costo supplementare di 25 euro. Con l’aumento
dell’imposta di bollo il costo sarà, invece, di ben 85,80 euro in più
rispetto a oggi (quasi 5 volte la TTF). Uno speculatore che effettua
compravendite in titoli pari a 50milioni di euro l’anno, con la TTF,
sarebbe stato costretto a pagare circa 25.000 euro. Con l’ipotesi
attuale di aumento della custodia titoli, invece, anche lui se la caverà
con soli 85,80 euro aggiuntivi rispetto a oggi (solo lo 0,5% della TTF).
Una cifra che potrebbe crescere un po’ dal 2013 ma sempre restando
irrisoria rispetto alle transazioni speculative effettuate.
In pratica si riduce in misura considerevole il gettito per lo Stato e
si va a colpire la classe media, l’azionariato diffuso e i piccoli
risparmiatori a vantaggio delle banche, ovviamente più supportate in
termini di lobbying istituzionale.

«La misura appare penalizzante per le banche cooperative come Banca
Etica, che pur non avendo in alcuno modo contribuito a creare la crisi,
ma anzi avendo svolto un’azione anticiclica aumentando fortemente il
credito alle imprese sociali (+24,1% su base annua), devono oggi
rafforzarsi a livello patrimoniale, anche in conseguenze delle nuove
norme sui requisiti patrimoniali (c.d. Basilea III). Per diventare Soci
della Banca è necessario aprire un deposito titoli, il cui costo, di
fatto, potrebbe quadruplicarsi nei prossimi mesi: un costo aggiuntivo
per chi vuole investire nella finanza etica. Banca Etica ha sempre
sostenuto le persone e le famiglie che diventano socie della banca,
anche facendosi carico direttamente dei costi del bollo per il deposito
  titoli, ma con le nuove cifre sarà più difficile continuare a farlo.
Se le norme dovessero diventare definitive, di fatto si sta seriamente
ostacolando l’idea di un azionariato critico diffuso e la possibilità di
pensare a un’associazione di piccoli azionisti che possa partecipare dal
basso alle Assemblee. Auspichiamo che il Governo o successivamente il
Parlamento possano rivedere questa dannosa proposta /», conclude Biggeri.

Banca Etica contro l’aumento del bollo sul deposito titoliultima modifica: 2011-07-11T15:05:14+02:00da paoloteruzzi
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