bertolaso e il terremoto “mediatico”

Come si previene un terremoto

 
 
 
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 I governi vanno, i governi vengono, così come le cose degli uomini. La Terra invece resta. E con lei il suo respiro, che a volte percepiamo come un pericolo mortale. Le chiamiamo catastrofi naturali, ma niente è più ordinario di un cataclisma. E’ solo questione di tempo. La domanda giusta è: come convivere con la natura, ricordandosi di esserne parte e non i padroni?

 


 Il 6 aprile 2009 ero a L’Aquila. Girai un servizio: L’Aquila rasa al suolo. Fu l’inizio di un lungo cammino che mi portò a incrociare la strada di Giampaolo Giuliani, un ricercatore indipendente che studiava il modo di prevedere i terremoti. Ne era convinto lui ma ne era convinto anche il sindaco Cialente, che gli aveva affidato il monitoraggio delle scuole. Ne erano convinti anche i vigili e le istituzioni, che tutti i giorni controllavano i grafici del radon sul sito web di Giuliani. Per questo alcune strutture furono evacuate prima della mezzanotte, il 5 aprile.

  E potevano convincersene anche gli italiani, se quell’intervista che la Rai aveva ricevuto sette giorni prima, nella quale Giuliani diceva che le sue strumentazioni indicavano possibili forti eventi sismici in arrivo, fosse stata trasmessa. Ma al TG1 delle 20 quel servizio non arrivò mai: sulla via del ritorno, la troupe che aveva girato il materiale ricevette una telefonata, anzi due. Quella roba non doveva passare. Nello stesso momento, la Commissione Grandi Rischi si riuniva a L’Aquila per valutare i pericoli che la popolazione correva. Uscì un comunicato: diceva che siccome i terremoti non si possono prevedere, non c’era nessun rischio. La gente venne tranquillizzata, perché si fidava dei grandi esperti e della protezione civile, e non si preparò al peggio. Mancavano 7 giorni al sisma che avrebbe ucciso 300 persone. Se quell’intervista fosse fosse stata trasmessa, forse molti di loro si sarebbero salvati.

 Venni in possesso della cassetta e ne pubblicai il contenuto, insieme alla testimonianza di un operatore Rai. Quella denuncia oggi fa parte degli atti d’accusa della Procura dell’Aquila contro Guido Bertolaso, l’uomo che non sembrava interessato a comprendere a fondo i reali rischi che correva la popolazione aquilana, ma solo a “tranquillizzare la gente“. Questa la sua telefonata all’assessore regionale Daniela Stati, la sera prima della fatidica riunione della Commissione Grandi Rischi.

Separa

 Bisogna zittire qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni. Ti mando i luminari del terremoto, da te o in prefettura, decidete voi.. a me non me ne frega niente…in modo che è più un’operazione mediatica. Così loro, che sono i massimi esperti di terremoto, diranno: è una situazione normale.”
 ” Facciamo questa riunione che non è perché siamo spaventati e preoccupati, ma è perché vogliamo tranquillizzare la gente… E invece di parlare io e te, facciamo parlare i massimi scienziati nel campo della sismologia. 

  Contro Giuliani, reo di avere sollevato dubbi e perplessità con le sue ricerche, si scatenò l’inferno. Le televisioni locali e le radio ricevettero l’istruzione di metterlo a tacere. Neppure dopo il terremoto, quando fu evidente che la Commissione aveva avuto torto e lui ragione, si costruì un dibattito sulla questione della prevedibilità dei terremoti e dei suoi studi. Io fui l’unico a difendere il diritto dei cittadini ad essere informati. Un blogger che doveva sopperire alle carenze del servizio pubblico, pensate un po’. Ma era l’era Berlusconi: ciò che non passava per le televisioni non esisteva, mentre ciò che veniva trasmesso, perfino se inventato, era reale. 

 Oggi la Commissione Grandi Rischi è rinviata a processo e Guido Bertolaso è indagato per omicidio colposo. Giuliani è stato prosciolto dall’accusa costruita ad arte di procurato allarme, con una sentenza che viceversa riconosce la correlazione tra i suoi studi e la prevedibilità dei terremoti. Avevamo ragione noi. Anche se Cristiano D., l’operatore che aveva partecipato alla realizzazione dell’intervista a Giuliani, sette giorni prima del sisma, e che me ne aveva reso testimonianza, per quel gesto eroico ha perduto il lavoro. Un cittadino come lui, disponibile a mettersi in gioco pur di contribuire ad accertare la verità, dovrebbe ricevere una medaglia, non restare disoccupato. Se aveste un lavoro per lui, mettetevi pure in contatto con me.

  Per sopperire alla carenza di informazioni, oltre ad un assiduo lavoro durato un anno che trascorsi sul campo, realizzai un doppio dvd. Il titolo, “Internet for Giuliani“, non deve trarre in inganno. Era nato dall’esigenza di rispondere alle richieste della gente che aveva il diritto saperne di più, ma non era di parte né fazioso. Non avrebbe potuto, perché fu il primo esperimento di realizzazione di un documentario dal basso. Chi poteva, contribuiva alla produzione con quello che aveva. Anche un euro andava bene. I loro nomi scorrono in fondo al secondo dvd, prima dei titoli di coda. Per chi, come me, crede in una rete fatta di persone, è commovente. 

 Ma non poteva essere un contributo di parte, avrebbe dovuto mostrare lo stato dell’arte, i punti di forza e quanto ancora andava migliorato. Così non solo realizzai un doppio dvd equilibrato, coinvolgendo anche l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ma fui l’unico a portare il direttore della sezione Sismologia e Tettonofisica a L’Aquila, direttamente nei laboratori di Giuliani, per un confronto diretto. Non lo poteva fare la Rai? No, stando al corso delle indagini forse “non lo doveva” fare. 

 Oggi ci sono stati violenti terremoti nel nord Italia. La prima prevenzione si fa costruendo edifici e abitazioni in sintonia con gli umori della natura. Ma si può fare di più. Per esempio facendo in modo che le ricerche di Giuliani possano essere oggetto di discussione pubblica. Per chi vuole informarsi sulla prevedibilità dei terremoti, può ancora ricevere il doppio Dvd, con 4 ore di contenuti e l’inchiesta speciale agli atti della Procura dell’Aquila, inviando un contributo spese di 12,50€, spedizione inclusa.Ne restano solo 100. Quando saranno finiti, non sarà più possibile averlo. 

 I ricavi (minimi) contribuiranno a sostenere le spese di gestione del blog, che sono sempre tremendamente superiori alle mie possibilità.

  – se vuoi essere fra gli ultimi cento, clicca qui: Ricevi il doppio DVD
  – oppure scrivi una email a ordini@byoblu.com.
  – ecco l’elenco di chi l’ha già avuto prima di te: Il Popolo di Internet for Giuliani
 
 
grazie
bertolaso e il terremoto “mediatico”ultima modifica: 2012-01-26T15:00:17+01:00da paoloteruzzi
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