Cina. Ancora suicidi nella fabbrica che produce l’iPhone

 

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di Matteo Giuli

ROMA – La Foxconn , uno dei colossi cinesi che produce cellulari per la Nokia, per l’Apple con il famoso Iphone e per altre aziende di telefonia mobile, continua a calcare le pagine di cronaca dei quotidiani asiatici. Un altra dipendente ha, infatti, tentato di togliersi la vita gettandosi dalla finestra dell’edificio dove lavorava, ma questa volta non è deceduta e le sue condizioni sono gravissime.

Si tratta del tredicesimo caso di tentato suicidio in cui hanno perso la vita 10 persone e tre sono sopravvissute. Tutti i tragici episodi si sono verificati all’interno di questa azienda, per la quale lavorano ben 420mila persone nel distretto di Shenzhen, più della metà rispetto al totale complessivo di tutti i dipendenti sparsi per la Cina (800mila ndr).
Ieri il miliardario  Terry Guo, presidente della Foxconn ha aperto per la prima volta le porte della fabbrica ai giornalisti assicurando alla stampa che ritirerà la lettera dell’accordo che avrebbero dovuto firmare i suoi dipendenti, nella quale l’azienda non voleva riconoscere gli infortuni dei suoi operai fuori dal posto di lavoro.
Forse un tentativo in extremis della dirigenza per salvare la reputazione di questa azienda, da sempre ritenuta particolarmente dura per i pesanti carichi d’impiego riservati ai suoi dipendenti.

Nonostante la Foxcoon abbia assunto centinaia di psichiatri e addirittura monaci buddisti, abbia istituito un numero verde ed eretto barriere per scoraggiare i suicidi la situazione rimane drammatica. L’azienda di Guo, infatti, non ha fatto passi in avanti per quanto riguarda i rapporti e l’interazione sociale in modo da alleviare lo stress ai suoi dipendenti, molti dei quali arrivano fin qui dalle zone rurali più povere della Cina. La maggior parte dei lavoratori  infatti denuncia salari bassissimi che di fatto li costringono a tantissime ore di straordinario per arrivare a una somma che permetta loro di sopravvivere dignitosamente. E così con questi carichi di lavoro insostenibili i lavoratori sono praticamente privati della loro vita  sociale e affettiva. Un particolare non di poco conto, considerando che dalle campagne da dove provengono si trovano improvvisamente e  per lunghi periodi a dover affrontare una situazione difficile, tanto che 13 di loro hanno scelto di suicidarsi, probabilmente per uscire da una condizione diventata insostenibile per ogni essere umano.
Cina. Ancora suicidi nella fabbrica che produce l’iPhoneultima modifica: 2010-05-29T20:01:10+02:00da paoloteruzzi
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