Articoli – CinAfrica Discount di Angelo Miotto
L’idea è semplice: prendete le mappe dell’Africa e ridisegnatele con il nome dei “compratori” di terra laddove intere fette d’Africa sono state consegnate a cinesi, arabi degli Emirati, coreani e potenze (ex e neo) coloniali dell’Occidente che oggi si chiamano multinazionali. Poi insegnate a scuola le nuove geometrie dei confini dei singoli Stati: avrete fatto un’azione di informazione per giovani coscienze. Nel continente africano spesso il suolo viene dato in concessione a venti, trenta, novant’anni. Ma secondo i dati dell’International Food Policy Research Institute (Ifpri) – organismo che studia le dinamiche dell’agricoltura nel mondo – negli ultimi quattro anni tra i 15 e i 20 milioni di ettari di terreni coltivabili in Paesi poveri sono stati al centro di transazioni o trattative con investitori internazionali. Il valore complessivo dell’affare oscilla tra i 20 e i 30 miliardi di dollari statunitensi. Sembra molto, ma è nulla, se si pensa alla terra come fonte di vita per chi la calpesta. “La Cina – recita una recente ricerca di Herbert Jauch dell’Istituto di ricerca e risorse del lavoro della Namibia citato da IPS (Inter Press Service) – offre ai governi incentivi per aprire le porte ai suoi investimenti. Leggi tutto su Dialoghi.info
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