comunione e liberazione: una setta affaristica?

Compagnia delle Opere e Comunione e Liberazione: la politica degli affari | The Populi

Paolo Ferrario segnala | 27 luglio 2010 at 17:28 | Categories: Lombardia, Sociologia politica | URL: http://wp.me/peMEr-2r1

Una vera e propria setta, piu giovane e meno potente della Massoneria ma che contribuisce, nel suo piccolo, a dirottare soldi, favori e tutta l’economia territoriale di concerto alle altre grandi sette  con le quali si spartisce affari e interessi. Presieduta prima da Vittadini, poi da Raffaello Vignali e adesso dal tedesco Bernhard Scholz.

Il loro giro d’affari è imponente: 70 miliardi di euro, realizzati da 35 mila aziende e professionisti, il 69% dei quali opera nel Nordovest italiano. Nella stessa zona dove opera Giuseppe Grossi arrestato ni giorni scorsi per corruzione e frode fiscale, per la bonifica  – gonfiata – di Santa Giulia nel milanese e per le tangenti e mazzette pagate e ricevute e per i finanziamenti illeciti a partiti e politici per ogni favoritismo.
L’adesione alla Compagnia delle Opere tocca annualmente una crescita del 10% e questo perche, qualunque imprenditore nasca e intenda lavorare in quella zona deve fare parte di certi circoli, altrimenti resta tagliato fuori dagli appalti e dagli interessi economici. Sopratutto tra le
medio – piccole imprese dove il fatturato è di circa 2 milioni di euro l’anno, i settori sono vari: edilizia, sanità, fiere, servizi ect.

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ciao

comunione e liberazione: una setta affaristica?ultima modifica: 2010-08-05T21:40:24+02:00da paoloteruzzi
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