Consigli per orientarsi nel mondo sempre più infìdo della finanza…

Consigli per orientarsi nel mondo sempre più infìdo della finanza…

Giuliana

http://www.antoniocajelli.it/2011/07/quanto-ci-costa-la-nuova-riforma-fiscale/

In questi giorni si cominciano a capire le conseguenze della manovra fiscale che il Governo italiano intende varare.

In questa sede vorrei toccare soltanto pochi punti importanti per i portafogli degli italiani.
I risparmiatori devono preoccuparsi dei propri investimenti e delle spese fisse.

E’ in arrivo una stangata (non saprei definirla altrimenti) sull’imposta di bollo del deposito titoli. Chi detiene un deposito titoli deve pagare solitamente un’imposta di bollo (tanto quanto chi ha un un conto corrente) e delle spese di gestione in relazione all’entità e alla natura degli investimenti che vi sono sopra (con un massimale).

L’importo che fino a ieri era di 34,20 euro all’anno (di solito troviamo addebitata due volte la somma di 17,10 euro) passa a 120,00 euro!

Cosa significa? Facciamo un esempio. Se i BOT rendono oggi l’1,87% ca, significa che per pagarmi almeno l’imposta di bollo io dovevo investire 2.500 euro all’anno. Con l’ingresso della nuova norma, invece, la somma che devo impegnare in BOT per ripagare le imposte sul deposito titoli sale a quasi 8.000 euro. Se ne deduce, ancora una volta, che il calcolo del rendimento reale per dei piccolissimi risparmiatori va fatto con attenzione, perché non sia vanificato l’effetto del risparmio a carico del prelievo fiscale.

In altre parole, prima di decidere se e come investire piccole cifre, tenete conto del fatto che c’è una soglia di spese fisse che fa sì che sia meglio non investire i vostri soldi.

Cambia la tassazione su alcuni strumenti finanziari:

  • Conti correnti: dal 27,00% al 20,00%
  • Azioni: dal 12,50% al 20,00%
  • Obbligazioni: dal 12,50% al 20,00%
  • Fondi comuni d’investimento: dal 12,50% al 20,00%
  • ETF: dal 12,50% al 20,00%
  • Certificati di investimento: dal 12,50% al 20,00%
  • Pronti contro termine: dal 12,50% al 20,00%
  • Buoni postali fruttiferi: dal 12,50% al 20,00%
  • BOT, CCT, CTZ, BTP e simili: invariati (12,50%)

Voglio condividere con voi qualche riflessione che mi è sorta spontanea alla prima lettura di questa notizia. Ne troverete tante altre, ma questi pensieri che vi scrivo non li ho ancora scorti sui giornali.

  1. L’aumento delle tasse sul deposito titoli spingerà erroneamente tanti italiani a sottoscrivere, più di prima, prodotti di investimento gestiti dalle banche. Gli italiani, lo sanno tutti gli esperti di psicologia economica, sono consumatori attenti al valore nominale dei beni. E quindi leggere 120 euro di imposta di bollo invita i consumatori a sottoscrivere fondi comuni di investimento, dove i 120 euro non ci sono.
  2. Abbiamo dato una nuova arma in mano ai consulenti bancari e i risparmiatori guadagneranno meno.
  3. La scelta di non tassare i titoli di stato è soltanto una soluzione temporanea per non fare fibrillare il debito italiano in un momento per questo delicato? E’ accettabile un aumento di questa misura su una tassa o era preferibile graduarlo in virtù della quantità di titoli presenti in portafoglio? Se detengo un’azione di una società per un giorno, pago l’importo di 6 mesi di bollo sul deposito titoli.  Se detengo 15 milioni di euro in azioni, obbligazioni, ETF ecc., pago la stessa somma in tasse sul deposito titoli.

Non lo trovo giusto. Chi ci perde è il risparmio di tanti italiani.

 

Consigli per orientarsi nel mondo sempre più infìdo della finanza…ultima modifica: 2011-07-06T11:18:10+02:00da paoloteruzzi
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