Crisi: e’ cominciato il conto alla rovescia per l’italia

Crisi: e’ cominciato il conto alla rovescia per l’italia

 
 
 
(Fonte: Inviatospeciale.com/)

La situazione sta raggiungendo il punto di non ritorno. Politici e giornali per mesi hanno minimizzato sulla gravita’ del pericolo. Missione riuscita grazie al disinteresse generale.

La disoccupazione aumenta?     L’inflazione dilaga? I servizi pubblici sono al collasso? I contratti di lavoro sembrano rebus indecifrabili inventati per confondere il futuro impiegato? Lo stipendio non basta piu’ ed il latte arriva a costare anche 1,40 al litro?

Non importa, perche’ se proprio bisogna parlare della bufera che sta travolgendo le economie di mezzo mondo (e quella italiana in particolare) allora si ricorre alle parole esotiche (spread, default, rating, Btp, Bund, ecc.) per evitare che l’elettore si spaventi.

Eppure basta seguire qualche puntata di tv trash del pomeriggio per rendersi conto di come la percezione dell’abisso non sia neppure vagamente presente nel conscio dei presunti umani telespettatori.

Curzio Maltese, giornalista de ‘la Repubblica’ e noto oppositore del Cavaliere, nonostante la sua ‘militanza antigovernativa’ ha elencato fatti comunque incontrovertibili sulla ‘attivita’ informativa’, se cosi la si puo’ definire, del Tg1, il piu’ seguito telegiornale nazionale. Una fotografia impietosa dell’offensiva narcotizzante di massa che Berlusconi e centro destra (con l’aiuto di settori del centro sinistra) hanno messo dissennatamente in atto per mimetizzare le proprie difficolta’.

Ha scritto Maltese: “I nomi di Angela Merkel e Nicholas Sarkozy si aggiungono a una lista di personaggi censurati dal Tg1 che non ha precedenti nelle tv pubbliche del mondo occidentale, dove si trovano capi di stato e artisti, eventi e calciatori, vescovi e terremotati. Il Tg1 dei problemi reali detesta e ignora anzitutto le manifestazioni di piazza antigovernative, cioe’ tutte. Ma anche quelle dove si contestano altre importanti istituzioni, almeno percepite come tali. Per esempio, la mafia. Infatti la marcia di 150 mila persone a Milano il 22 marzo del 2010, promossa da Libera per ricordare le vittime delle cosche, non merita alcuna notizia. Sono ignorate sistematicamente tutte le proteste dei terremotati abruzzesi, che smentirebbero l’evidenza del miracolo berlusconiano a L’Aquila. Sparisce nel luglio scorso dai servizi anche la manifestazione delle donne “Se non ora quando”, al suo posto va in onda un servizio sulla “corsa sui tacchi a spillo”, scatenando la lettera di protesta al direttore generale di tredici giornaliste della testata. Le censure sono talmente numerose che ogni tanto il direttore se ne dimentica, al punto da entrare in polemica con un editoriale contro la manifestazione per la liberta’ di stampa di cui lo spettatore del Tg1 non sapeva nulla”.

L’efficienza del ‘direttorissimo’, come lo definisce Berlusconi, non ha limiti: “Fra i nomi illustri dei censurati da Minzolini – continuava il redattore di Repubblica – spicca, per l’idiozia della circostanza, il nome del capitano della Nazionale campione del mondo, Fabio Cannavaro, colpevole di aver replicato, peraltro in modo assai gentile, all’invito a non tifare Italia partito da Renzo Bossi, in arte il Trota. Censurata la regina d’Inghilterra, che al “mister Obamaaaa!” berciato da Berlusconi, risponde infastidita: “Ma perche’ quello deve gridare tanto?”. Il grande regista e premio Oscar Bernardo Bertolucci fa un riferimento alla classe politica italiana nella cerimonia di accettazione della Palma d’Oro di Cannes alla carriera: cancellato”.

E l’articolista infine ricordava il piu’ surreale dei paradossi: “Il 30 settembre 2010 si tocca il record: viene censurato Silvio Berlusconi in persona, che racconta una barzelletta sulla Bindi con bestemmia finale. Nei giorni successivi scompaiono dal Tg1 le reazioni del mondo ecclesiastico, a cominciare dalla nota dell’Osservatore Romano, ovviamente ripresa da mezzo mondo”.

Un signore non sospettabile di ‘filo comunismo’ e di sicuro molto interessato alla tenuta del sistema economico del Paese, perche’ ricco e con molti ‘risparmi’ da proteggere, Luca Cordero di Montezemolo, ha detto sabato: “L’ingresso in campo del Fondo monetario internazionale e i rendimenti dei Btp al 6 per cento, indicano che siamo ormai al punto di non ritorno. Non c’e’ piu’ un minuto da perdere. Sono in gioco i risparmi degli italiani, la tenuta sociale e la permanenza dell’Italia nel sistema Euro”.

Poche  parole, semplici e chiarissime. Non importa definire cosa sia il Fondo o perche’ sia inquietante il rendimento al 6 per cento. Importa solo l’avvertimento: “Non c’e’ un minuto da perdere”.

Ma tra i sessanta milioni di abitanti del Belpaese pochissimi apparivano ieri in affanno. Il ponte dei ‘morti’ ed le zucche di Halloween apparivano piu’ allettanti.

L’onda che potrebbe arrivare non lascerebbe nulla al suo posto e potrebbe travolgere sanita’, scuola pubblica, pensioni, stipendi, sopravvivenza.

Fin quando gli italiani non cominceranno ad aver paura difficilmente si riusciranno a trovare soluzioni credibili ad un problema che arriva certamente da lontano, ma che Berlusconi ed il suo governo hanno reso un flagello biblico senza precedenti.

 
grazie
Crisi: e’ cominciato il conto alla rovescia per l’italiaultima modifica: 2011-11-04T19:03:41+01:00da paoloteruzzi
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