dalla parte di camigliano

Si può pensare ad una forma di obiezione di coscienza nell’azione amministrativa? Sino a pochi anni fa una domanda simile non si sarebbe forse nemmeno potuta formulare, oggi è sempre di maggiore attualità.

Una legge, la n. 26 del 2010, che regolamenta la raccolta dei rifiuti per la sola regione Campania, con un evidente profilo di incostituzionalità evidente anche ad un semplice studente di giurisprudenza, centralizza le operazioni necessarie all’espletamento del servizio rifiuti all’ente Provincia.

Già questa scelta, se effettuata a livello nazionale farebbe discutere, nel momento in cui si parla di eliminazione dell’ente Provincia, da molti ritenuto inutile, e di federalismo fiscale; ma nella provincia di Caserta ed in regione Campania, una simile impostazione rasenta il delittuoso o, come ha alcuni mesi fa sostenuto il candidato alla Presidenza della Regione Campania on. Vincenzo De Luca, si tratta di un provvedimento criminogeno, cioè atto a creare criminalità.

Di tante cose c’è bisogno nella nostra regione, tranne di creare nuova criminalità, dal momento che è una delle poche cose che non ci mancano. 

Nel dettaglio attribuire alla provincia il servizio integrato di rimozione dei rifiuti significa creare una gigantesca azienda, facilmente controllabile da componenti criminali, incapace di fornire un servizio di eccellenza, incapace di promuovere una seria raccolta differenziata, ma capace da subito di far aumentare e non di poco la tariffa a carico dei cittadini.

Questa brillante legge riuscirà in un colpo solo a peggiorare il servizio di raccolta dei rifiuti e ad aumentare le tariffe per i cittadini.

 L’ente Comunale di Camigliano (CE) in un sol colpo si vede espropriato della possibilità di gestire in proprio il servizio di raccolta dei rifiutii e non sarà più in grado di determinare, come è stato in grado di fare negli ultimi anni, un servizio di estrema qualità (nel primo trimestre del 2010 oltre il 65% di raccolta differenziata con oltre 13 frazioni di rifiuti trattati separatamente), capace di non far percepire al cittadino nemmeno il più piccolo disservizio, anche nei momenti peggiori della crisi dei rifiuti campana degli scorsi mesi, e di controllare gli importi delle tariffe.

Chiediamo a tutti i cittadini che come gli amministratori del nostro Comune, intendono la politica come disinteressato servizio al cittadino di sostenerci nella lotta che ci vede contrapposti ad una ottusa norma legislativa, la legge 26 del 2010 appunto, e di aiutarci a sollecitare l’ente provincia a regolamentare questa legge criminogena nei modi che possano consentire alle amministrazioni virtuose della nostra provincia di continuare a fare ciò per cui sono state elette: governare nel segno della legalità il nostro territorio.”

Vincenzo Cenname – Sindaco di Camigliano (CE)

Sottoscrivi l’appello e la battaglia portata avanti dall’amministrazione comunale di Camigliano (CE), che la vede a rischio commissariamento perché virtuosa nella gestione diretta della raccolta rifiuti.

 Chiedi insieme a noi un intervento diretto e immediato del Governo e di tutte le istituzioni locali interessate, al fine di impedire lo scioglimento del consiglio comunale del paese casertano, esprimendo solidarietà e sostegno a Vincenzo Cenname e alla sua squadra di buon governo.

Firma qui la petizione a sostegno di Camigliano

Dalla parte di CAMIGLIANO (CE)!

Ascolta l’intervista al Sindaco Vincenzo Cenname

 

ciao

dalla parte di camiglianoultima modifica: 2010-05-16T21:12:00+02:00da paoloteruzzi
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