DOPO RAI PER UNA NOTTE

Sereno Dolci ha inviato un messaggio ai membri di AMICI DI DANILO DOLCI.
Sereno Dolci
Sereno DolciMarch 25, 2010 at 2:51pm
Oggetto: Da: Raiperunanotte, 25 marzo 2010. UNITÀ
La sfida di Santoro da Bologna: si parte coi video di Mussolini e Berlusconi. Appello a Napolitano
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«Una grande riscossa contro la censura». Al via dalle 21 dal Paladozza di Bologna “Raiperunanotte”, l’iniziativa promossa da Michele Santoro al PalaDozza di Bologna. Si parte con un video storico con Benito Mussolini che incita la folla e, a seguire, un pezzo di un video con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che urla ai simpatizzanti del Pdl: «Volete che torni al Governo questa sinistra?». I seimila presenti al palazzetto dello sport cominciano a inveire contro il premier. Prende poi la parola Santoro che, dal mezzo del campo di palasport emiliano, si rivolge al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una lunga lettera aperta: «Noi non siamo al fascismo – dice il giornalista – ma certe assonanze sono comunque preoccupanti… Noi siamo qui per il nostro lavoro di giornalisti. Quarant’anni fa, proprio il 25 marzo, Danilo Dolci decise di infrangere le regole e di fondare la prima radio libera».

«Non voglio tirarla per la giacca», ha detto Santoro rivolto al Capo dello Stato. «Sono qui soltanto per ribadire che se i partiti non abbandonano la Rai e le istituzioni di garanzia, il nostro paese rimarrà sempre prigioniero del conflitto di interessi». «Noi – dice concludendo la sua introduzione – non solo abbiamo il diritto di parlare, ma anche il dovere di parlare e di farci sentire. Stasera accendiamo le nostre luci perché ricominci “Anno Zero”». Santoro ha ricordato l’Sos lanciato 40 anni fa con la sua radio libera siciliana da Danilo Dolci, facendolo proprio: «lui decise di infrangere la legge per fare la sua prima radio libera che trasmetteva dalla Sicilia e lanciava un Sos per terremotati e disoccupati del Belice. La radio libera di Dolci fu chiusa dalla polizia perchè aveva violato il monopolio, quando lo fecero altri nessuno intervenne, ma Dolci non aveva alle spalle nè un partito politico nè la P2». Santoro ha ricordato poi il caso delle intercettazioni di Trani: «Vorrei ricordarle signor presidente – ha aggiunto – che per una telefonata Nixon dovette dimettersi: aveva ordinato di spiare i suoi avversari del partito democratico e una commissione del Senato, quando scoprì che le telefonate erano state registrate, disse di pubblicarle per sapere cosa è successo. Qui si è compiuto un delitto di grande gravità: interferenza politica sulla libertà di espressione».

L’Autorità garante delle comunicazioni è «un arbitro tutto lottizzato», creato «nel nostro paese». E «anche questa è una violenza operata nei confronti della nostra Costituzione», ha aggiunto Santoro. Ed ha ricordato che «questo arbitro lottizzato emise una sanzione nei confronti della Rai quando ospitammo Beppe Grillo che le rivolgeva delle critiche. Grillo in questo momento è un soggetto politico e quale è il dovere di noi giornalisti? Pubblicare le critiche. Invece la calunnia, il vilipendio non spettano all’Agcom, spettano ai tribunali». Per Santoro «in quell’occasione si commise un’abnormità: una sanzione da 90 milioni di euro alla Rai qualunque cosa noi facessimo». Il conduttore ha detto anche «in questo paese non si deve parlare dei processi che riguardano il nostro presidente del Consiglio. Che di questi processi non si possa parlare è una ferita profonda del pensiero e della Costituzione».

Tra gli ospiti, oltre alla squadra di Annozero (da Travaglio a a Vauro), Giovanni Floris, Gad Lerner, Nicola Piovani, il comico Antonio Cornacchione, che si lancia in una parodia delle domande alla folla di Berlusconi alla folla di Piazza San Giovanni: «Volete voi che Silvio sconfigga il cancro in 3 anni?».

«Quello che mi colpisce è la tristezza del quadro complessivo. Tutto sta scendendo di livello perchè abbiamo un politico, al di là di chi è e del ruolo, che passa il tempo in maniera così rabbiosa e viscerale, che vede una cosa che non gli piace e e che va chiuso. L’idea che quello che non ti convince debba essere chiuso è un’idea asfittica». Lo ha detto Giovanni Floris, intervenendo al Paladozza di Bologna durante Raiperunanotte. Il conduttore di Ballarò ha anche detto, rivolgendosi a Santoro, «Non sono d’accordo sul parallelo tra Mussolini e Berlusconi», riferendosi alle immagini d’avvio della trasmissione.

Rainews 24 costretta da Masi a rinunciare alla diretta. Rainews 24 seguirà “Raiperunanotte” da Bologna, con servizi e collegamenti in diretta dalle 20 alle 21 e la trasmissione dell’evento in differita dalle 22.30, dopo la tribuna elettorale con il linguaggio dei segni. Della questione si è occupato oggi il Dg Mauro Masi ed è stato poi il vice direttore, in una lettera a Corradino Mineo, a comunicare la decisione per il canale all news, ovvero seguire l’evento con finestre informative dopo la tribuna elettorale.

«Dalle 20 alle 21 daremo conto dell’evento insieme alle altre notizie, anche con collegamenti in diretta. Dopo la tribuna per i
non udenti manderemo l’evento in differita, ovviamente interrompendo in caso di notizie o commenti sulla stessa
manifestazione», dice il direttore del canale. «Ottempero alle regole aziendali» sulla tribuna e sulle finestre informative, «ma
non cedo sulla volontà di dare conto di un evento come feci per la manifestazione del Pdl. E quando l’azienda dice finestre
informative mi si lasci decidere a me come farle, come ho fatto in passato».

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DOPO RAI PER UNA NOTTEultima modifica: 2010-03-26T07:55:00+01:00da paoloteruzzi
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