la sanita’ lombarda (modello formigoni?)

 UNA MIA IPOTESI: MEGALOMANIA, POTERE ED AFFARISMO PSEUDOCATTOLICO COME SUBLIMAZIONE DEL SESSO? PAOLO

 

“Le mani sulla sanità lombarda grazie al direttore Asl di Pavia” – Repubblica.it

Paolo Ferrario segnala | 22 luglio 2010 at 17:30 | Categories: ASL Aziende sanitarie locali, Lombardia | URL: http://wp.me/peMEr-2qo

Le mani della ‘ndrangheta sulla Sanità Lombarda non sono un luogo comune dopo quest’indagine coordinata dai procuratori Boccassini e Pignatone: “Uno degli uomini più influenti della sanità lombarda” era parte integrante della ‘ndrangheta trapiantata al nord. Il suo nome è Carlo Chiriaco, classe 1950, di Reggio Calabria. Qualche problema con la giustizia l’ha avuto e alla vigilia di Natale dell’anno scorso, senza sapere di avere il telefono sotto controllo, racconta: “Il primo processo l’ho avuto a 19 anni per tentato omicidio… comunque la legge è incredibile… quando tu fai una cosa puoi star certo che ti assolvono, se non la commetti rischi di essere condannato. Quella roba lì è vero che gli abbiamo sparato (bestemmia) È vero che gli abbiamo sparato non per ammazzarlo, però è anche vero che l’abbiamo mandato all’ospedale. Sono stato assolto per non aver commesso il fatto. Dopodiché io sono un angioletto… Io sono veramente un miracolato, sono stato in mezzo a tanti di quei casini”.

Non si stupirà, dunque, di essere anche lui tra i destinatari di un ordine d’arresto per associazione di stampo mafioso, in questa retata scattata nella notte

“Le mani sulla sanità lombarda grazie al direttore Asl di Pavia” – Repubblica.it.

 

IL CITTADINO DI MONZA ON LINE:

Ndrangheta: nelle carte spuntano
Perri (Provincia) e Pezzano (Asl)

Monza – Ci sono anche i nomi dell’assessore provinciale di Monza Rosario Perri e del direttore dell’Asl 3 Pietrogino Pezzano nelle carte dell’inchiesta sulla ‘ndrangheta che ha portato all’arresto di 300 persone di cui 35 in Brianza. In relazione al primo emerge un dialogo con il figlio frutto di una intercettazione ambientale nel quale l’assessore si lancia in un discorso di questo tenore: <Ascoltami bene, io ho soldi che non so cosa farmene…ho aperto pure un conto all’estero, a Lugano…. e ci devono mettere questi soldi, che c… me li tengo a fare in quei tubi, quanto meno poi domani se ne avete bisogno andate e li ritirate ve li prendete>. Il danaro sarebbe stato conservato in tubi della casa. Alle rimostranze del figlio sulla provenienza del denaro ribatte dicendo che basterebbe dire che sono soldi arrivati dal padre. E quando a Perri padre viene chiesto se sono in un conto cifrato viene risposto: <E certo che è un conto cifrato…Ma tu non ti devi preoccupare….li estinguo fra tre o quattro anni, quando ci sarà la sanatoria per rientrare i soldi dall’estero, li faccio rientrare>. Tra i due si sviluppa una lunga discussione nella quale il figlio, che vive a Londra, dice di non poter giustificare il possesso di una cifra così grande, 500-600mila euro che sarebbero conservati nei tubi. Dall’altra il genitore vuole convincerlo che si tratta di risparmi.

Diverse le intercettazioni che riguardano Pezzano: secondo gli inquirenti esiste una <reciproca disponibilità> tra il direttore dell’Asl e gli accoliti del <locale> di Desio. Pezzano chiede a uno degli arrestati di mandare delle piante in Calabria per conto suo. Il nome del dirigente Asl viene citato come persona da contattare per i lavori di installazione di condizionatori negli uffici di Cesano, Desio, Carate. Si parla anche di un incontro tra Pezzano e due degli arrestati. Il direttore respinge qualsiasi coinvolgimento in rapporti equivoci. Per l’appalto: <Se ne sarà occupato il mio ufficio tecnico>. Per le piante: <Stavo semplicemente cercando delle persone che mi portassero delle piante in Calabri

ciao

 

 

 

grazie

la sanita’ lombarda (modello formigoni?)ultima modifica: 2010-08-07T19:24:00+02:00da paoloteruzzi
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