LE BARCHE DI SILVIO E DI D’ALEMA E IL DESTINO NEL NOME

La barca di D’Alema si chiama Ikarus. Non è una scelta di buon auspicio! Icaro, ambiziosetto e sventatello,  si alzò in volo grazie alle piume che il padre Dedalo aveva incollato con la cera. Ma preso dall’ebbrezza della salita si avvicinò troppo al sole che sciolse la cera. Così precipitò  e morì.

La barca di Berlusconi invece si chiama “Morning Glory”. Così, ogni mattino, il propietario può contemplare nel proprio talamo la escort di turno e congratularsi per le proprie gloriose imprese notturne.

Il nostro auspico è che il furbissimo Massimo si dedichi finalmente e a tempo pieno alla pesca d’altura a bordo di un bel peschereccio dal nome evocativo: “Prendo il largo”.

 

LE BARCHE DI SILVIO E DI D’ALEMA E IL DESTINO NEL NOMEultima modifica: 2010-01-26T08:00:00+01:00da paoloteruzzi
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