MILANO – Si sono svolti nel pomeriggio a Bulciago, il paese di Vittorio Arrigoni, i funerali di ‘Vik‘, il pacifista Italiano, dell’International Solidarity Movement trucidato la settimana scorsa a Gaza. Sono arrivati in centinaia dall’Italia e dall’estero tra amici, conoscenti, autorità e persone comuni per partecipare al funerale, che si è svolto nel Palazzetto dello sport del piccolo centro in provincia di Lecco in cui vive la madre di Arrigoni, che è anche il sindaco della città. Molte erano, le bandiere italiane, palestinesi e della pace; come colonna sonora ‘Bella Ciao‘. Sulla bara, è stato appoggiato il libro scritto da Vittorio, ‘Restiamo umani‘. Il rito funebre e’ stato celebrato dal parroco di Bulciago, don Roberto Crotta; è intervenuto anche l’arcivescovo emerito di Gerusalemme, Hilario Capucci.
L’ultima a salire sulla pedana per ricordare Vittorio è stata la madre, Egidia Beretta, che riesce a sorridere, nonostante tutto, alle centinaia di persone in piedi per farle coraggio, gridando «Vittorio, Vittorio», a conclusione di un lungo addio durato tre ore. «Vittorio non era né un eroe nè un martire – ha detto Egidia Beretta – ma solo un ragazzo che ha voluto riaffermare con una vita speciale che i diritti umani vanno sempre rispettati e difesi ovunque». Il rito religioso è stato celebrato dal parroco don Fabrizio e dall’ex parroco don Celestino che ha ricordato vittorio bambino e adolescente.
Una quindicina i sindaci presenti. Don Nandino Capovilla, coordinatore nazionale Pax Christi Italia ha detto con tono duro: «Ci inquieta l’assenza totale del nostro governo nazionale, ci inquieta ma non ci sorprende più». L’Anpi di Como ha annunciato che dedicherà a Vittorio Arrigoni la festa del 25 aprile.
Sonia Bonvini