Monza, la città senza intellettuali (e senza testa)?



Dove sta la testa di Monza? Chi e dove decide il suo presente e soprattutto il suo futuro? Esiste un luogo – fisico o ideale – dove la città riflette sulla propria identità di comunità e di casa per i suoi 120mila e più abitanti?

 

N

 

on c’è o se c’è è invisibile, o peggio ancora nascosto. Proviamo a cercare fra le pagine dei suoi giornali. Tolti necrologi e cronaca quotidiana, troveremo profluvi di reverenze ben sponsorizzate alla suprema Camera di Commercio, battaglie provincialissime per premi nobel a progetto, calendari parrocchiani. Fra un annuncio di concessionari e uno di palazzinari, potremmo cercare ore giorni settimane alla ricerca di una qualche riflessione sulla salute sociale e culturale che ci aspetteremmo da una grande (e ricca) città del XXI secolo. Nulla. Non c’è traccia di analisi, non c’è ombra di progetto, non c’è alito di discussione, non c’è eco di confronto. Non sui settimanali secolari, tantomeno sui patinatissimi e pettinatissimi mensili in cui la bella gente monzese pare amare specchiarsi.

LEGGI TUTTO:  http://www.vorrei.org/culture/49-culture/2680-monza-la-citta-senza-intellettuali-e-senza-testa.html

 

 

CIAO

Monza, la città senza intellettuali (e senza testa)?ultima modifica: 2010-07-12T10:44:01+02:00da paoloteruzzi
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