NL DI MICROMEGA


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      7 dicembre 2010

Da oggi in edicola e libreriail nuovo numero di MicroMega

In apertura il segretario generale della Fiom Maurizio Landini e il sociologo Luciano Gallino discutono sulle prospettive del movimento che si è riconosciuto nella grande manifestazione del 16 ottobre scorso, e infine propongono, a un ipotetico governo che voglia definirsi di sinistra, tre cose da fare subito.
Un secondo dialogo vede fronteggiarsi, sul caso Marchionne e sul capitalismo italiano in generale, Michele Boldrin ed Emiliano Brancaccio, due economisti che in comune hanno soltanto l’aperta avversione per le politiche sostenute da Giulio Tremonti.
Il numero contiene un carteggio, inedito in Italia, tra due filosofi fuggiti dalla furia nazista, Karl Löwith ed Eric Voegelin, con una presentazione di Giorgio Fazio, che ne ha curato anche la traduzione. I due partendo da un’ipotesi di libro a quattro mani su Nietzsche, si ritrovano ad affrontare il tema della fine della storia.
Nella sezione esteri Marco d’Eramo analizza le cause della sconfitta per i democratici Usa alle recenti elezioni di medio termine. Segue un’intervista a Noam Chomsky, che con la consueta chiarezza parla non soltanto degli errori commessi da Barack Obama, ma anche degli intellettuali che non hanno il coraggio sufficiente per denunciare quello che non va nel proprio paese. Dalla Cina un reportage di Matteo Miavaldi e Simone Pieranni racconta la nuova generazione di lavoratori cinesi; dal Brasile Gloria Origgi ritrae un paese che, eleggendo Dilma Rousseff alla presidenza, conferma la sua vocazione alla crescita economica e democratica, ma dà anche forti segnali di cambiamento. Infine dalla Francia la testimonianza di Jean Baptiste Thomas, una visione in presa diretta del recente autunno caldo, tutt’altro che esaurito dopo l’approvazione della riforma pensionistica voluta da Sarkozy.
Comportamenti e scelte delle gerarchie ecclesiastiche cattoliche vengono analizzati sotto tre diversi punti di vista: da Valerio Gigante per quanto riguarda i rapporti con l’attuale governo Berlusconi; dal professor Marco Marzano in relazione ai movimenti cattolici che, seppur esterni al potere vaticano, ne riconoscono di fatto l’egemonia culturale e politica; da Fabrizio Tassi con lo sguardo critico e pungente su tutti quegli aspetti che nella Chiesa hanno trasformato, nel tempo, un messaggio libero e libertario in dogma.
Costituisce una sezione a sé l’ampia biografia, in forma quasi di racconto, che di Giuseppe Mazzini definendolo l‘Antitaliano, fa Giancarlo De Cataldo.
Franco Cordero ci conduce poi in un percorso filosofico-letterario verso il disinganno.
Da Massimo Roccella l’ultima sua analisi del movimento sindacale italiano, del suo declino progressivo dai tempi della scala mobile agli accordi separati di Pomigliano.
Da Mila Spicola una lettera aperta al presidente Napolitano, la richiesta di una biblioteca per insegnanti, ovvero una richiesta di attenzione verso questi operatori culturali tanto importanti quanto bistrattati.
Da Silvano Agosti una utopia, forse. Una provocazione forte, sicuramente. L’ipotesi di una scuola che non imponga lo studio, ma stimoli ad imparare, per riappropriarci del senso autentico dell’essere uomo.
Infine l’appuntamento con la satira di Alessandro Robecchi, che questa volta, partendo dal caso Mussolini-Bompiani, se la prende con i diari patacca, promettente futuro di un’editoria vera o presunta.

Il sommario

DIALOGO 1
Maurizio Landini / Luciano Gallino – Dalla fabbrica alla politica: dopo il 16 ottobre, che fare?
Dopo anni nei quali il ‘lavoro’ è stato completamente rimosso dal dibattito pubblico e dall’attenzione del mondo politico, la manifestazione della Fiom dello scorso 16 ottobre ha nuovamente acceso i riflettori su di esso. I metalmeccanici della Cgil hanno saputo radunare attorno alla propria iniziativa una galassia vastissima di forze: come dare continuità a questa lotta? Come evitare che dopo lo scontro di Pomigliano torni il ‘grande silenzio’? Cosa chiede il mondo del lavoro a un eventuale futuro governo di centro-sinistra?

NOSTRA PATRIA È IL MONDO INTERO
Marco d’Eramo – Il ‘tradimento’ di Obama
Il 4 novembre 2008 Obama diventava il primo presidente nero della storia degli Stati Uniti. Un entusiasmo travolgente – dentro e fuori l’America – ha accompagnato il suo insediamento. Ma quel giorno sembra oggi lontanissimo: le elezioni di midterm hanno fatto registrare una dura sconfitta per i democratici e per la politica del presidente. Quali sono le cause di questo repentino declino politico? Quali prospettive ha di fronte a sé l’‘obamismo’?

Noam Chomsky in conversazione con Roberto Antonini – Obama era un sogno
Obama non ha avuto il coraggio di portare avanti le promesse elettorali e così facendo si è tagliato l’erba sotto i piedi. Nei paesi occidentali criticare il potere è possibile, anche se il rischio è l’emarginazione. Ma il compito di un intellettuale è denunciare con forza le storture del sistema in cui vive e delineare i contorni di una società migliore, anche se ancora non realizzata. Una lezione di democrazia da uno dei maggiori intellettuali viventi.

Matteo Miavaldi e Simone Pieranni – Proletari di tutta la Cina unitevi!
Sono passati più di trent’anni dall’apertura della Cina all’economia di mercato e ci siamo abituati alle notizie che danno lo sviluppo di quel paese in vertiginosa crescita. Ma a quale prezzo? Milioni di lavoratori sono sfruttati e sottopagati, spesso da industrie straniere. Oggi si affaccia una nuova generazione non più disposta a sopportare le condizioni di lavoro dei padri.

Gloria Origgi – Dopo Lula
Lo scorso 31 ottobre, con il 56 per cento dei voti, l’ex guerrigliera Dilma Rousseff è diventata la prima presidente donna del Brasile. Riceve un’eredità politica al tempo stesso ingombrante e preziosa: quella del presidente-operaio Lula. Ma qual è il bilancio di otto anni di lulismo? Quali sono state le sue conquiste più importanti? E quali gli errori e i limiti della sua azione di governo?

Jean Baptiste Thomas – Ce n’est qu’un debut?
L’autunno 2010 entra a far parte con grande dignità della serie di clamorose rivolte sociali che caratterizzano la storia di Francia. Con alcune caratteristiche nuove e tali da far pensare che il movimento nato per contrastare la riforma pensionistica di Sarkozy non abbia perso. Anche se la legge è stata approvata dal parlamento, il processo di rivolta che ha innescato è tutt’altro che concluso. Quella di Sarkozy è stata una vittoria di Pirro.

DIALOGO 2
Michele Boldrin / Emiliano Brancaccio – Controversia su Marchionne, il liberismo e il centro-sinistra che verrà
Chi ha ragione tra la Fiom e Marchionne? Quali sono le cause del declino italiano? Come ha risposto alla crisi il governo Berlusconi? Quali politiche economiche dovrà mettere in campo un futuro ed eventuale governo di centro-sinistra? Un confronto a tutto campo – e senza esclusione di colpi – fra due economisti uniti dall’‘antitremontismo’ ma divisi su molte questioni di fondo. Una rappresentazione plastica delle ‘diverse opposizioni’ che si contrappongono alla destra italiana.

ICEBERG la Chiesa e Mammona
Valerio Gigante – La Chiesa e Berlusconi: scacco al Vangelo in 3 mosse
Nemmeno il crepuscolo del vecchio leader – accompagnato dalle grottesche scene da fine impero che filtrano dai palazzi del potere – ha determinato una netta presa di distanza da parte della Chiesa nei confronti di Silvio Berlusconi e del suo governo. La gerarchia è infatti attraversata da linee politiche e strategie di alleanze molto diverse, talvolta discordanti. Sullo sfondo la grande riorganizzazione degli equilibri del potere economico e politico interno al mondo cattolico innescata dallo spoils system ratzingeriano.

Marco Marzano – La Chiesa settaria
La Chiesa cattolica apostolica romana, se consideriamo alcuni indicatori sociali quali il numero di vocazioni e le persone effettivamente praticanti e osservanti, è un’istituzione in declino, anche in Italia. Ma contemporaneamente essa è anche l’alveo all’interno del quale prospera tutta la nuova religiosità che si esprime attraverso i movimenti, spesso atipici rispetto alla tradizione parrocchiale ma ciecamente fedeli all’autorità del papa.
 
Fabrizio Tassi – Cristo, cristiani e poveri cristi
Ma che c’entra Gesù con la Chiesa? Anzi con le varie Chiese nate in suo nome? Yehoshua ben Yosef – il vero nome di questo ebreo sovversivo – avrebbe certamente ripudiato tutti i suoi sedicenti seguaci, che con tanto zelo hanno usato il suo nome per costruire strutture di potere, hanno perpetrato e tollerato ingiustizie, hanno trasformato un messaggio libero e libertario in dogma.

MEMORIA
Giancarlo De Cataldo – L’Antitaliano
«Il nostro Risorgimento, al pari di tutte le lotte di liberazione nazionale, è stata un’avventura rivoluzionaria fatta di sangue, epica, tradimento, calcolo politico, ingenuità spontanea, rovesciamento di alleanze, opportunismo, trasformismo, e persino terrorismo. Mazzini ne incarnava l’anima più pura, libera da ogni compromesso, intransigente eppure sensibile, duttile, realista… E, nello stesso tempo, era un sanguinario della specie più scatenata».

LABIRINTO
Franco Cordero – Il funambolo triste
«Nella forma estrema d’habitus assoluto e permanente, il disincanto trascende le risorse nervose. Sarebbe inabitabile un mondo ridotto a Trappa monca dell’aldilà. Che siamo geworfene, sperduti fuori del pleroma, non l’ha scoperto Martin Heidegger: era massima gnostica; e chi conservi illusioni finalistiche sente arie maligne. Il rimedio fisiologico sta in una doppia partita mentale: vedere le cose quali sono e dirle, schivando gli eufemismi, parenti della frode; quando l’umore tocchi livelli troppo bassi, soccorre la fantasia; lì regna l’apollineo, categoria estetica nietzschiana».

Massimo Roccella – Dalla scala mobile a Pomigliano: i sindacati servono ancora?
Dalla scala mobile agli accordi separati di Pomigliano, passando per gli accordi del 1992-93, il percorso verso un progressivo indebolimento dei sindacati e un correlato peggioramento delle condizioni – economiche ma non solo – dei lavoratori è stato costante e lineare. Uno dei maggiori giuslavoristi italiani, scomparso pochi giorni dopo averci inviato questo saggio, traccia la storia del declino del sindacato.

Mila Spicola – La biblioteca del maestro. Lettera a Napolitano
Le scuole statali sono alla fame. E una scuola (statale) che non funziona significa ignoranza e disuguaglianza. Significa declino del paese. E in queste scuole allo sfascio gli insegnanti sono abbandonati. Una biblioteca, ci vorrebbe. Un luogo in cui gli insegnanti possano coltivare l’amore per la cultura. Affinché la scuola (statale) diventi pilastro della società.

Silvano Agosti – Imparare senza studiare
Studiare significa ficcare a forza in una mente spesso riluttante nozioni che non suscitano il minimo interesse. Al contrario, imparare nasce dalla brezza del desiderio e il metodo migliore per imparare è giocare. «Per questole scuole rivelano inquietanti analogie con gli istituti di pena e a volte persino i campi di sterminio». Una provocazione forte, per riappropriarci del senso autentico dell’essere uomo.

INEDITO
Karl Löwith / Eric Voegelin – Dialogo sulla fine della storia (presentazione di Giorgio Fazio)
Karl Löwith, emigrato dalla Germania dopo l’approvazione delle leggi razziali, e Eric Voegelin, fuggito dall’Austria a causa dei suoi scritti apertamente antinazisti che lo avevano posto nel mirino della Gestapo, danno avvio nel corso del loro esilio statunitense a un intenso scambio epistolare (qui pubblicato per la prima volta in italiano). Inizialmente sviluppato attorno al progetto di un libro comune su Nietzsche, il carteggio ben presto vira sulla tematica che occupa il centro della riflessione dei due pensatori in quel periodo: la questione della ‘filosofia della storia’.

SCHERZO
Alessandro Robecchi Da Mussolini al Trota
Dopo la pubblicazione di I diari di Mussolini (veri o presunti), si è aperta una nuova frontiera della storiografia: i diari patacca. Ecco un assaggio di cosa ci aspetta: i ‘veri o presunti’ diari di Sergio Marchionne, Lele Mora, Maurizio Gasparri, Sandro Bondi, Renzo Bossi (il Trota), Giulio Tremonti e Augusto Minzolini. Pagine segrete e preziosissime.

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GRAZIE

NL DI MICROMEGAultima modifica: 2010-12-09T14:17:57+01:00da paoloteruzzi
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