tra libia e giappone silvio opta per la prescrizione

Giustizia, commissione Camera: sì a “prescrizione breve” 

La commissione Giustizia della Camera ha approvato oggi un emendamento al disegno di legge finora conosciuto come “processo breve”, che prevede l’estinzione dei reati in tempi meno lunghi per gli incensurati, in una mossa che potrebbe accorciare di circa 8 mesi la vita del processo Mills al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Continua a leggere questa notizia

La maggioranza ha votato compatta a favore dell’emendamento presentato dal relatore Maurizio Paniz del Pdl, mentre l’opposizione si è schierata contro.

Dalla prossima settimana il disegno di legge modificato dalla commissione sarà sottoposto all’aula della Camera, dopodiché dovrà tornare al Senato per l’approvazione definitiva.

L’emendamento prevede tempi più brevi per la prescrizione del reato, se l’imputato è arrivato al processo incensurato — come Berlusconi.

Ora il tempo di prescrizione è di norma pari alla pena massima prevista per il reato più un quarto per via delle interruzioni. La proposta prevede di ridurre da un quarto ad un sesto questo aumento automatico della prescrizione, ma soltanto per gli incensurati (con l’eccezione di gravi reati come mafia e sequestro di persona) e solo per i processi di primo grado.

Se approvata in via definitiva la norma avrebbe un effetto quasi immediato sul processo Mills, quello più vicino alla prescrizione, dove Berlusconi è imputato in primo grado per corruzione in atti giudiziari.

La prescrizione del reato dovrebbe intervenire tra gennaio e febbraio del 2012. La norma taglierebbe di circa otto mesi i tempi di prescrizione, per cui il processo potrebbe concludersi con il proscioglimento di Berlusconi all’inizio dell’estate, sempre che, ipotesi piuttosto remora, non arrivi prima a sentenza.

Paniz contesta questa impostazione. “In nessun modo si arriverebbe alla fine del processo Mills a fine febbraio del prossimo anno. State svilendo il mio lavoro”, ha detto rivolto ai giornalisti, con riferimento al fatto che sul caso Mills l’intervento della prescrizione, anche nella versione attuale, impedirebbe al processo di arrivare a sentenza definitiva dopo tre gradi di giudizio.

Dura l’opposizione, che pure aveva aperto alle altre modifiche al ddl suggerite dal relatore.

“Questo testo è stato molto migliorato, ma contiene il trucco modesto di un favore ad personam”, ha detto Pierluigi Mantini dell’Udc. “E’ un piccolo, chirugico beneficio per un processo del presidente del Consiglio”.

“La maggioranza approfitta della distrazione dell’opinione pubblica per fornire uno strumento processuale al presidente del Consiglio che sarà di immediata applicazione per togliere di torno il processo Mills”, ha commentato Donatella Ferrante del Pd.

Per il resto il ddl sul processo breve è stato depotenziato dalla maggioranza, depurato dai passaggi che più avevano fatto infuriare la magistratura.

Un altro emendamento di Paniz non tocca la parte sulla tempistica dei processi — che si dovranno concludere entro tre anni dalla fine delle indagini in primo grado, in due anni per l’appello e in un anno e mezzo per il giudizio di legittimità — ma dice che, se si sforano questi tempi, il processo non si estinguerà più, come prevedeva il vecchio testo.

L’unica conseguenza è che il capo dell’ufficio giudiziario dovrà fare una segnalazione ai responsabili dell’azione disciplinare — ministero della Giustizia e Procuratore generale della Cassazione — contro il magistrato responsabile del ritardo.

(Roberto Landucci)

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tra libia e giappone silvio opta per la prescrizioneultima modifica: 2011-03-23T01:10:48+01:00da paoloteruzzi
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