Berlusconi e Sgarbi saldano il debito con Razzi

Berlusconi e Sgarbi saldano il debito con Razzi

 
 
 
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 Se siamo in questa situazione lo dobbiamo alla prima e alla seconda repubblica. Ma c’è qualcuno a cui lo dobbiamo un po’ di più. Sono i Razzi e gli Scilipoti di quei “responsabili” che hanno allungato di un anno l’agonia, che hanno permesso a Berlusconi di occuparsi del DDL Intercettazioni invece di intervenire sulla crisi negata. Sono quei Razzi e quegli Scilipoti che solo tre mesi prima di passare in quota maggioranza militavano nell’Italia dei Valori e giuravano e spergiuravano (questo video parla più di mille parole) di rimanerci finché Antonio Di Pietro li avesse tenuti. 

 


 Sei mesi dopo il salto della quaglia, Razzi ottenne il posto di consigliere personale del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Per uno che ha delle difficoltà con la lingua (quella parlata), un incarico inusuale. Ma il patto non scritto viene saldato dopo un anno. Ieri alla Camera Antonio Razzi ha presentato il suo libro “Le mie mani pulite“, pubblicato da “pagine“, che non sembra voler dare molta pubblicità alla cosa, visto che nel suo sito dell’opera di Razzi non c’è traccia. La prefazione è stata scritta nientepopodimeno che da Silvio Berlusconi in persona, il quale ne è stato anche relatore, ieri, insieme (udite udite) a Vittorio Sgarbi.

Separa

 Passi per Berlusconi che, da uomo d’onore quale non si può negare egli sia, è prima andato al congresso nazionale del nuovo partito di Scilipoti e ora si spende per il libro di Antonio Razzi. Ma vogliamo parlare di Sgarbi? Un critico d’arte che presenta il libro di un illetterato? Evidentemente avrà avuto i suoi buoni motivi…

Antonio Razzi La Casa di Pescara era della chiesa

 Apprendiamo poi, direttamente dalla voce di Mr. Gogol, che “sulla rete ci sono, mi sembra, un milione e novecentomila file, la maggior parte sono contro di lui. [ndr. contro Razzi]”. A parte che da oggi ce ne sono un milione e novecentomila e uno (questo qui), ovviamente nessuno dei presenti (né di tutti quei giornalisti che credono che l’agenda digitale sia un tablet) ha fatto notare che parlare di “file contro Razzi” in rete non ha senso. Avesse detto articoli, post, video, magari “pagine web” ancora ancora… ma ogni pagina web, in rete, è generalmente formata da decine, se non centinaia di file diversi. C’è un file per ogni immagine, almeno due per ogni video (l’oggetto che lo esegue e il flusso di dati in flash), ci sono i fogli di stile, tutti gli script, i banner pubblicitari, per non parlare di tutti i componenti separati che vengono inviati come fossero uno solo ma vengono assemblati dinamicamente in tempo reale sulla base delle singole richieste… Insomma, apprendiamo che esisterebbero interiscript file css scritti contra-personam?
 
 E vabeh, come dice Razzi: “anche questo è stato parlato“.

Berlusconi e Sgarbi saldano il debito con Razziultima modifica: 2012-02-02T22:18:00+01:00da paoloteruzzi
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