BERLUSCONI FA CAUSA ALLO STATO (!!??)

Ruby, chiesto processo Berlusconi. Premier: “Farò causa a Stato” 

La procura di Milano ha presentato oggi la richiesta di processo immediato per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per i reati di concussione e prostituzione minorile, nell’ambito dell’inchiesta che ruota attorno alla figura della giovane marocchina Karima el Mahroug, detta Ruby.

Lo ha comunicato oggi il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, in una nota in cui la procura dice fra l’altro di ritenere che sussista “l’evidenza della prova”, mentre il premier ha definito l’inchiesta “uno schifo, una vergogna”, accusando i magistrati milanesi di “finalità eversive”.

Il gip Cristina Di Censo ha ora cinque giorni per decidere sulla richiesta dei magistrati inquirenti. Si tratta però di un termine non perentorio, e fonti giudiziarie hanno riferito che una sua pronuncia è attesa non prima di lunedì 14 o martedì 15 febbraio.

Il processo immediato è quel rito per il quale, di fronte a una prova ritenuta evidente, si salta l’udienza preliminare e si va direttamente al dibattimento in aula. Il gip, oltre ad accogliere o respingere la richiesta dei pm, potrebbe anche concedere l’immediato per uno solo dei reati. E deve inoltre esprimersi sul conflitto di competenza sia funzionale che territoriale, anche procedendo d’ufficio, cioè senza specifica richiesta delle parti.

Va ricordato che l’imputazione di prostituzione minorile non prevede, indipendentemente dalla prova evidente, una udienza preliminare, ma la citazione diretta in giudizio disposta dalla procura, come avveniva in passato per i reati di competenza pretorile.

La procura del capoluogo lombardo a questo proposito nella nota aggiunge che sul tema della richiesta di immediato anche per i reati connessi ha osservato la linea “costantemente seguita a Milano… essendo pienamente assicurati i diritti della difesa”.

In parole povere significa che il reato più grave (la concussione che prevede una pena edittale massima fino a 12 anni) attira con sè quello meno grave (prostituzione minorile, pena edittale massima fino a tre anni), e la scelta della procura di sottoporre al vaglio di un gip il rinvio a giudizio immediato anche per il reato meno grave, è in sostanza un passo a favore dell’imputato, visto che per quel reato, da solo, lo avrebbe potuto mandare a giudizio direttamente la procura, senza il “filtro” di un giudice.

PROCURA TRASMETTE A GIP 782 PAGINE FONTI DI PROVA

Nel comunicato a firma di Bruti Liberati, la procura rende noto che “è stata trasmessa al gip una memoria nella quale al seguito dell’esame degli atti giunti dalla Camera dei deputati e quelli della difesa, si ritiene che non sussista l’ipotesi del reato ministeriale per la concussione”, come invece ha sostenuto a maggioranza Montecitorio.

Il procuratore ha aggiunto che al gip sono state inviate 782 pagine di “fonti di prova”, che “non aggiungono molto altro rispetto a quanto depositato per l’invito a comparire” e che “al momento non sono disponibili per le parti” e lo saranno solo dopo la decisione del giudice.

La procura sostiene che Berlusconi abbia avuto rapporti sessuali a pagamento con Ruby all’epoca in cui la ragazza era minorenne, e che abbia fatto pressioni indebite lo scorso maggio sulla Questura milanese, dove la minorenne si trovava in stato di fermo per furto, perché la rilasciasse. Peraltro oggi Bruti Liberati ha comunicato che Ruby, oltre ad essere parte lesa in questo procedimento, è anche indagata dalla procura dei minori per aver fornito false generalità il 1 maggio 2010, quando venne fermata per uno scippo.

Il premier respinge tutte le accuse, e lui e i suoi legali ritengono inoltre che per quel che riguarda la concussione sia competente il Tribunale di Ministri, mentre per la prostituzione minorile la competenza territoriale sia della procura di Monza.

PER PROCURA CONCUSSIONE NON E’ REATO MINISTERIALE

La Camera nei giorni scorsi ha respinto la richiesta dei pm milanesi di perquisire degli uffici nella pertinenza del premier, ritenendo che nell’intervenire presso la Questura Berlusconi avrebbe agito da presidente del Consiglio pensando che Ruby fosse la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak, e quindi sostenendo la competenza del Tribunale dei Ministri.

La procura sostiene invece che quello della supposta parentela con Mubarak fosse uno stratagemma per far uscire Ruby e assegnarne la tutela alla coindagata consigliere regionale lombarda Nicole Minetti, per occultare i rapporti fra Berlusconi e la minore.

In una conferenza stampa successiva alla nota, Bruti Liberati, nel ribadire che per la concussione la competenza è della procura milanese, ha dichiarato che “il reato è stato commesso con ‘abuso di qualità’ e non nell’esercizio delle funzioni di presidente del Consiglio”. Cioè, secondo la procura, avrebbe agito per coprire un altro reato, facendo pesare la sua influenza, e non avrebbe invece commesso il reato in relazione a condotte relative al suo incarico.

BERLUSCONI: FINALITA’ EVERSIVE PM, FARO’ CAUSA A STATO

Berlusconi, dopo il consiglio dei ministri, si è scagliato contro la procura di Milano accusando i pm di “finalità eversive” in una vicenda definita “uno schifo, una vergogna”. Il premier ha parlato di “processi farsa, accuse infondatissime, diffamazione mediatica”, aggiungendo che i pm con “queste pratiche violano la legge, vanno contro il Parlamento”.

“Alla fine pagherà lo Stato perché naturalmente intenterò una causa allo Stato perché come sapete non c’è la responsabilità dei magistrati, ed è una cosa da cambiare che cambieremo”, ha aggiunto il premier.

In serata un documento approvato al termine dell’Ufficio di presidenza del Pdl presieduto dallo stesso premier ha definito la Procura milanese “una sorta di avanguardia politica rivoluzionaria (che) agisce come un vero e proprio partito politico”.

Nel documento, l’Ufficio di presidenza del Pdl esprime “pieno sostegno al premier Berlusconi, vittima da 17 anni di una persecuzione che non ha precedenti nella storia dell’Occidente”, e stabilisce “di avviare tutte le iniziative politiche necessarie per difendere il diritto di tutti i cittadini ad una giustizia giusta e di intraprendere tutte le opportune iniziative parlamentari per scongiurare un nuovo 1994 o, ancor peggio, che a determinare le sorti dell’Italia sia una sentenza giudiziaria e non il libero voto dei cittadini”.

Nel frattempo da Milano, nel corso della conferenza stampa a Palazzo di Giustizia, Bruti Liberati ha poi rivelato che, nell’attività di indagine, sono state intercettate anche “quattro-cinque telefonate in cui parla Berlusconi, però non sarà richiesta alla Camera l’autorizzazione all’utilizzo perché sono irrilevanti ai fini dell’inchiesta”.

PM: NESSUNA INDAGINE IN COMUNE CON NAPOLI

Bruti Liberati, in relazione all’inchiesta della procura di Napoli su un giro di prostituzione con al centro la soubrette televisiva Sara Tommasi – – indagine in cui sono emersi rapporti della show-girl con il premier — ha detto che “non c’è e non vi sarà nessuna attività di indagine in comune”. In precedenza la nota della procura milanese diceva che “non c’è stata trasmissione di documenti alla procura di Napoli”.

Il procuratore capo ha poi comunicato che l’inchiesta principale sull’induzione e lo sfruttamento della prostituzione minorile che vede indagati l’impresario Lele Mora, il direttore del Tg4 Emilio Fede e la consigliere regionale lombarda Nicole Minetti, sta per essere chiusa. “Il fascicolo è vicino alla chiusura, anche se non si può fare una previsione [sulla data]”.

La posizione del premier è stata stralciata da quella di Mora, Fede e Minetti, perché per questi ultimi tre era passato il termine massimo di 90 giorni dalla loro iscrizione sul registro degli indagati per poter chiedere il giudizio immediato. Berlusconi è stato invece iscritto il 21 dicembre 2010.

(hanno collaborato Giuseppe Fonte e Paolo Biondi)

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CIAO

 

BERLUSCONI FA CAUSA ALLO STATO (!!??)ultima modifica: 2011-02-09T22:51:25+01:00da paoloteruzzi
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