Ddl Gelmini, corteo studenti a Roma. Scontri a Palermo

Gli studenti oggi sono tornati a protestare contro la riforma dell’università per le strade di Roma e in molte altre città fra cui Palermo, dove si sono registrati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, mentre è sempre più probabile che l’approvazione definitiva del ddl Gelmini in Senato slitti a domani sera.

A Roma un corteo con diverse migliaia di studenti – nel quale sono presenti anche genitori e docenti – è partito da piazzale Aldo Moro, sede dell’Università La Sapienza, e si sta dirigendo ora verso il tratto urbano della A24 mentre sulla Tangenziale est il traffico è già completamente bloccato. Una delegazione di studenti in precedenza aveva raggiunto la sede della Cgil, dove è stata ricevuta dal segretario generale del sindacato Susanna Camusso, per chiedere lo sciopero generale.

Alla testa del corteo campeggia uno striscione con la scritta “Voi soli nella zona rossa noi liberi per la città” e un altro striscione esposto dagli studenti recita “La mafia ringrazia il governo per la morte dell’istruzione”.

Gli studenti hanno lasciato lungo la strada finti pacchi di Natale, anche davanti al Policlinico, per protestare contro i tagli ai servizi.

Due cortei minori hanno attraversato la Capitale giungendo nelle vicinanze del Ministero dell’Istruzione. Un primo, cui hanno preso parte circa 200 ragazzi, è partito da piazza Trilussa, mentre un secondo, anche questo con 200 manifestanti circa, è partito da Piramide per poi dirigersi verso Porta Portese, viale Trastevere e tornare a Piramide.

Gli studenti non hanno anticipato il percorso dei vari cortei anche se ieri una portavoce della Rete degli Studenti ha detto a Reuters che “non c’è l’intento di varcare la ‘zona rossa’ come le altre volte”.

TENSIONE A MILANO, A NAPOLI DISAGI A TRAFFICO FERROVIARIO

A Palermo alcune centinaia di studenti si sono scontrate con polizia e carabinieri davanti alla Presidenza della Regione, come riferiscono le forze dell’ordine.

Gli studenti hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza e hanno lanciato pietre, arance e uova. Le forze dell’ordine hanno risposto con cariche di alleggerimento e il lancio di lacrimogeni, disperdendo i manifestanti.

A Milano invece ci sono stati momenti di tensione tra i 100-200 manifestanti che hanno partecipato al corteo e le forze dell’ordine che davanti all’università Statale hanno fatto ricorso ai manganelli. Non ci sono però stati scontri né feriti, anche se la manifestazione ha creato gravi disagi al traffico cittadino.

A Napoli 5-600 studenti hanno bloccato un binario alla Stazione centrale ostacolando il traffico ferroviario, riferisce la polizia.

“Non siamo ancora soddisfatti ma la strada intrapresa è la sola possibile”, ha detto oggi ai microfoni di Sky il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, commentando la destinazione di fondi all’università e i contenuti della riforma.

“Penso che ci siano le condizioni per approvare il disegno di legge, siamo a metà del lavoro, sono stati votati circa la metà degli emendamenti e mi auguro che ci si possa avviare velocemente verso l’approvazione di un provvedimento indispensabile e urgente per dare un futuro all’Università”, ha detto ancora a “Mattino Cinque” Gelmini, che parlando con Sky ha spiegato che l’approvazione della riforma a Palazzo Madama potrebbe slittare a domani.

SLITTA IL VOTO IN AULA

Stamattina è ripreso a Palazzo Madama il voto degli emendamenti al ddl, dopo che ieri sera alcuni voti sono stati ripetuti in un clima di confusione. Il presidente del Senato Renato Schifani ha detto di contare sul sì definitivo entro domani sera.

“Chiediamo di bloccare questo ddl – dice la Rete degli Studenti in una nota diffusa oggi – e di rifinanziare tutto il settore dell’istruzione pubblica, chiediamo di cambiare la scuola e l’università partendo dalle proposte che portiamo in piazza da mesi, e che continueremo a portare. Anche se il ddl dovesse passare, infatti, noi continueremo a mobilitarci, anche dopo il periodo natalizio”.

Cortei, manifestazioni e altre iniziative si sono svolti a Venezia, Modena, Reggio Emilia, Perugia, Grosseto e Barletta.

Intanto gli studenti dell’Udu (Unione degli universitari) hanno chiesto a Napolitano di non firmare il provvedimento di riforma, come si legge in una nota.

Ieri la Questura ha annunciato che 60 persone sono state denunciate per manifestazione non preavvisata dopo il corteo dello scorso 14 dicembre seguito da gravi scontri tra dimostranti violenti e forze dell’ordine – che hanno provocato decine di feriti, danni che il sindaco di Roma ha stimato in diversi milioni di euro e oltre 20 arresti – e ha avvertito gli studenti che farà lo stesso se si dovessero svolgere nuove dimostrazioni senza il necessario preavviso.

— ha collaborato Massimiliano Rossi

— Sul sito www.reuters.it

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Ddl Gelmini, corteo studenti a Roma. Scontri a Palermoultima modifica: 2010-12-22T16:10:50+01:00da paoloteruzzi
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