Diritti umani: l’ONU critica l’Italia

15 marzo 2010

Diritti umani: l’ONU critica l’Italia

 

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani Navi Pillay ha espresso forti critiche alla situazione dei diritti umani in Italia prima in una lezione all’Università Lateranense e poi in audizione al Senato.

Ne riferisce un articolo pubblicato su “Articolo 21”:

“Ritengo che gli ufficiali pubblici debbano astenersi dal fare commenti di disprezzo nei confronti della magistratura, perché ciò dà la sensazione che essa non sia indipendente” ha affermato candidamente riferendosi agli attacchi mossi a più riprese dal presidente del Consiglio nei confronti dei magistrati.
La Pillay ha però concentrato la sua attenzione sulle questioni dei diritti umani e dell’immigrazione. Il commissario Onu ha messo in guardia dal rischio che la lotta al terrorismo possa comportare “discriminazioni su base religiosa nei confronti delle minoranze presenti nei vari Paesi del mondo”.
L’Alto Commissario non ha esitato a dirsi turbata per alcune norme del ‘pacchetto sicurezza’ adottato in Italia, in particolare ha sottolineato come i diritti umani “ne risentano quando vengono impiegati i militari a pattugliare le città o si istituiscono le ronde”. L’esponente delle Nazioni Unite ha anche criticato la legge che rende lo status di clandestinità un’aggravante per chi commetta un crimine comune.
La Pillay ha invitato caldamente i politici ad assicurarsi che i migranti non siano discriminati, denigrati e attaccati.
L’Alto Commissario per i diritti umani ha parlato anche degli ultimi episodi di violenza registrati a Rosarno invitando le autorità italiane ad assicurare “urgentemente alla giustizia” i responsabili di tali violenze e ad assumere tutte le misure necessarie per “evitare che questi incidenti si ripetano”.
 
Pietro Marcenaro, presidente della commissione diritti umani del Senato ha così commentato quanto rilevato dalla Pillay:

“L’audizione dell’Alto Commissario dell’Onu per i Diritti Umani Navy Pillay è stata particolarmente tempestivo perché l’Italia è sottoposta da tempo all’osservazione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, nell’ambito della procedura UPR (Universal Periodic Review) iniziata a febbraio e che avrà termine a giugno 2010. L’augurio è che il monito rivolto dal Commissario all’Italia non rimanga inascoltato.
La visita di questo importante esponente delle Nazioni Unite è un’occasione importante per trovare le risposte a quegli interrogativi e a quelle raccomandazioni che l’Onu rivolge da tempo al nostro Paese.
Le parole della Pillay assumono quindi un valore importante per il ruolo e la funzione che l’italia può svolgere nella comunità internazionale riparando a quei ritardi che ha via via accumulato sul fronte della promozione e della tutela dei diritti umani. Un’analisi approfondita di tutto l’arco dei temi sui quali si verifica, secondo gli standard internazionali, il grado di rispetto dei diritti umani e la qualità della democrazia e dello stato di diritto di un Paese, può aiutare anche l’Italia a capire dove sta andando.
La tutela dei migranti e dei richiedenti asilo, la condizione dei detenuti e delle minoranze rom e sinti, il ritardo nell’adempimento della Risoluzione 48/134 del 1993 dell’Assemblea Generale dell’Onu che prescrive la costituzione di un’Autorità indipendente per la promozione e la tutela dei diritti umani, il mancato recepimento del Protocollo Opzionale alla Convenzione Contro la Tortura e il ritardo nella ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani, sono questioni sulle quali non si può più temporeggiare. Così come non si possono ignorare i numerosi episodi di razzismo e xenofobia cui assistiamo nel nostro Paese che ha ora l’occasione per affrontare in modo costruttivo i tanti problemi aperti e per dare ad essi risposte positive.
Il lavoro della commissione Diritti Umani del Senato, che nei mesi scorsi aveva recepito e anticipato molti degli argomenti che ora sono posti in grande evidenza, sarà ispirato a questo indirizzo e sarà impegnato in questa direzione a partire dai provvedimenti che sono già all’esame del Parlamento”.

Chissà perchè le dichiarazioni della Pillay non sono state per nulla recepite dai più importanti mass media italiani?
Non è possibile rilevare che in Italia c’è qualche problema per quanto riguarda la tutela dei diritti umani?

Paolo Borrello

 

Diritti umani: l’ONU critica l’Italiaultima modifica: 2010-03-15T07:55:00+01:00da paoloteruzzi
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