GLI UFO DI VIA PADOVA – POLITICHE FALLIMENTARI

da www.chiamamilano.it

GLI UFO IN VIA PADOVA
Il fallimento di vent’anni di chiacchiere sulla sicurezza

Se attorno alle 19 di lunedì 15 febbraio un ufo fosse atterrato in via Padova tra fiaccole, bandiere e manifestanti cosa avrebbe capito del recente passato di Milano?
Forse avrebbe pensato che negli ultimi vent’anni questa città sia stata governata da forze politiche aliene allo spirito law and order, da sinistre terzomondiste tutte tese all’accoglienza e ad un multiculturalismo irenico quanto ingenuo. Forse gli alieni avrebbero pensato che nella città della tolleranza a tutti i costi qualcosa fosse andato storto.
Ma tutti coloro che non sono alieni sanno bene che Milano è governata ininterrottamente dal 1993 dalla destra, prima in sola salsa leghista, poi in duplex Forza Italia-AN e dal 2001 al gran completo, che Formigoni e la sua maggioranza si avviano a conquistare il quarto mandato di fila al Pirellone e che in Provincia tranne l’intermezzo di Filippo Penati la destra governa dal 1999.
Data significativa il 1999 poiché proprio in quell’anno, l’allora Sindaco Albertini, folgorato sulla via di New York, varò la versione meneghina della “tolleranza zero” inventata da Rudy Giuliani all’ombra dei grattacieli di Manhattan.
Ora come allora il mantra securitario si nutriva di sottili stereotipi utili a segnare le differenze con l’altro e a scaricare le responsabilità degli autoctoni.
Poiché, si sa, finchè lavorano –preferibilmente in nero–, finchè ingrassano i padroni di casa –quasi sempre italiani e versando centinaia di euro –sempre in nero– per un letto in appartamenti in condizioni ben al di sotto dell’abitabilità gli stranieri sono una manna. Ma oltre, no.
Oltre scatta il cortocircuito in una società invecchiata e impaurita. Impaurita anche perché invecchiata, in modo repentino e in un epoca di sempre minori certezze. Si pensi solo ad un dato: esattamente trent’anni fa a Milano per ogni under 14 c’erano 0,9 ultrasessantacinquenni; oggi il rapporto si è più che ribaltato, per ogni residente sotto i 14 anni ci sono oltre 2 anziani.
Via Padova è il simbolo di quel cortocircuito: un processo epocale di trasformazione sociale come l’immigrazione cui abbiamo assistito negli ultimi due decenni governata a colpi di chiacchiere e propaganda dagli imprenditori politici della paura.
Proprio qui a Milano, dove se proprio non si riesce ad articolare uno straccio di soluzione si può sempre fare una fiaccolata in nome della sicurezza. E come non ricordare quella guidata dal Sindaco il 26 marzo del 2007?
Qui a Milano dove ad ogni sgombero di campo rom –senza alcuna soluzione del problema che non siano le ruspe– il vice Sindaco (e vestale della zero talerance albertiniana) si appunta una medaglia sulla grisaglia senatoriale.
Forse è vero che via Padova è per molti versi una polveriera, ma è anche un faticoso e coraggioso esperimento di integrazione spontaneo a fronte di un’amministrazione alla quale dell’integrazione non importa nulla.
Via Padova è la testimonianza del fallimento di quasi vent’anni di ossessione securitaria utilizzata come strumento di governo, di come la politica può guadagnare consensi a breve istigando il panico pubblico, ma costruisce sentine di degrado ed esclusione che prima o poi tracimeranno.

Beniamino Piantieri

GLI UFO DI VIA PADOVA – POLITICHE FALLIMENTARIultima modifica: 2010-02-20T12:13:11+01:00da paoloteruzzi
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