I MORTI DELLE FOIBE STRUMENTALIZZATI DAI NEOFASCISTI

Ci risiamo. Come ogni anno il centro sociale di destra Casaggì, insieme a una nera combriccola di amici (dalla Giovine Italia al Pdl), si ritroverà per ricordare i morti delle Foibe. Anche quest’anno sarà ospite Giorgia Meloni. Anche quest’anno il corteo partirà da Piazza Savonarola. Praticamente una replica dello scorso anno, quando con un paio di amici entrai nel corteo per documentare con una videocamera quello che sulla stampa non riuscivamo a far passare. Cioè il motivo per cui, anche gente come me, che pure ha il massimo rispetto per i morti (anche per quelli delle Foibe, tra cui donne e bambini), aveva deciso di non partecipare alla manifestazione. La spiegazione (ora anche in video: http://www.youtube.com/watch?v=OO6vpk2a_MA) per me è chiara: i morti delle Foibe sono anche miei, mi appartengono (I care, come diceva don Milani), ma io non posso scendere in piazza con chi oggi si dichiara fascista. Io non posso sfilare accanto a chi non riconosce che l’ideologia fascista andrebbe seppellita nella pattumiera della storia. Insomma, io non posso abbracciare chi oggi si appropria del ricordo di alcuni morti come clava per una battaglia politica che vorrebbe equiparare i partigiani ai repubblichini, magari per barattare il diritto di scelta con l’obbedienza a un duce, o far discendere il diritto all’esistenza dal timbro sul passaporto. Insomma, per farvi un’idea, guardate lo scorso anno che “bel” corteo: http://www.youtube.com/watch?v=OO6vpk2a_MA. ps. e poi, a proposito, segnatevi questa data: venerdì 17 febbraio ore 21:00, per chi abita a Firenze e limitrofi. Fra qualche giorno svelerò l’arcano. 🙂 Buone resistenze, buone costruzioni, Saverio Tommasi