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“Berlusconi ha detto chiaro e tondo che nel cammino verso le elezioni anticipate – qualora il piano dei ‘cinque punti’ non riceva rapidamente la fiducia del Parlamento – non si farà incantare da nessuno, tantomeno dai ‘formalismi costituzionali’. Così lo sappiamo dalla sua viva voce: in Italia comanda solo lui, grazie alla ‘sovranità popolare’ che finora lo ha votato”, si legge nel pezzo.
“La situazione politica italiana è assolutamente unica in tutte le attuali democrazie, in Paesi dove – almeno da Machiavelli in poi – la questione del potere, attraverso cento passaggi teorici e pratici, è stata trattata in modo che si arrivasse a sistemi bilanciati, in cui nessun potere può arrogarsi il diritto di fare quello che vuole, avendo per di più in mano la grande maggioranza dei mezzi di comunicazione”, prosegue l’editoriale.
E sul ‘berlusconismo’, il settimanale dei paolini sostiene: “Se promette alla Chiesa di appassionarsi (soprattutto con i suoi atei-devoti) all’embrione e a tutto il resto, con la vita quotidiana degli altri non ha esitazioni: il ‘metodo Boffo’ (chi dissente va distrutto) è fatto apposta”.
Boffo, autore di una serie di commenti negativi sui comportamenti privati di Berlusconi, si è dimesso dalla direzione di Avvenire dopo che Il Giornale (di proprietà del fratello del premier) ha pubblicato – per fare poi parziale marcia indietro – la notizia di una sua condanna per molestie, aggiungendo che tali molestie sarebbe state a sfondo sessuale.
Risponde al settimanale il vice presidente della Camera Maurizio Lupi, esponente del Pdl e membro del movimento ecclesiale cattolico Comunione e liberazione.
“Penso che ormai Famiglia cristiana non faccia più notizia. Ogni settimana sembra diventata la fotocopia de Il Fatto e de L’Unità, e non mi pare che questa sia la caratteristica di un settimanale cattolico”, ha detto Lupi a margine del Meeting dell’amicizia di Rimini.
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